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Intervista a Primocanale dell'ex segretario del Pd. "L'Italicum si pouò cambiare eccome!"
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"Primarie o no a Genova? Decideranno qui, io mi limito a dare uno schema di gioco, a fare l'allenatore. E dico che si vince con la formula del centrosinistra prendendo consensi dalla sinistra radicale fino ai movimenti civici".

Cosi risponde Pierluigi Bersani, in una intervista a Primocanale, al Ducale, davanti alle lettere di Gramsci e al quadro sui funerali di Togliatti di Guttuso. In una Genova certamente più bersaniana che renziana e che ha accolto calorosamente l'ex segretario alla Festa dell'Unità.

E lo scisma di Cofferati? "Va recuperato il dialogo. Ne sono convinto. E non si sono perse le elezioni qui per lo strappo di Cofferati..."

Del referendum non avrebbe nemmeno voglia di parlare.
"Segnali da Renzi? Finora proprio nessuno. Io sono ancora capace di riconoscere un segnale dalla muina... Vedremo. Dico che si deve correggere l'Italicum e che non mi rispondano che non si può fare. Si può eccome! Quindi aspetto".

Sono paziente,
risponde Bersani. "Mi hanno cacciato sostituendomi dalla commissione per la riforma costituzionale e sono ancora qui. Mi pare che sia una dimostrazione che voglio bene al Pd".