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I punti: Costruzione del muro al confine con il Messico e creazione di una forza speciale per le deportazioni
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Il candidato repubblicano, Donald Trump non fa marcia indietro sull'immigrazione. Dopo una prima retrocessione, a seguito dell'incontro con il presidente messicano Enrique Pena Nieto, è tornato alla carica annunciando che già dal primo giorno di insediamento proseguirà la costruzione del muro lungo la frontiera con il Messico.
Il muro dovrà essere impenetrabile, bello, alto, reale e potente ma soprattutto pagato interamente dai messicani. Inoltre ha annunciato di voler istituire una forza speciale per le deportazioni, per tutti gli immigrati irregolari e criminali cioè coloro che vengono arrestati ma non condannati ovvero due milioni di persone.
Anche questa misura sarà adottata appena dopo la sua elezione quindi in tempi record.



"Tratteremo chiunque viva o risieda nel nostro Paese con grande dignità", aveva detto in Arizona, salvo poi precisare che "chiunque sia entrato negli Stati Uniti illegalmente è soggetto a essere deportato. Questo è ciò che significa avere delle leggi".

"Romperemo il ciclo di amnistie e di immigrazione clandestina. Il nostro messaggio al mondo sarà: non potrete ottenere il permesso o diventare cittadini americani entrando illegalmente nel nostro Paese", ha affermato.