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Dopo la richiesta di dimissioni al vice sindaco
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Aria sempre più tesa all'interno della maggioranza che sostiene il sindaco di Imperia Carlo Capacci. Il Partito Democratico non ha infatti gradito le dichiarazioni del primo cittadino rilasciate alla notizia dell'avviso di garanzia recapitato al vice sindaco Giuseppe Zagarella, indagato per favoreggiamento in un'inchiesta su detenzione di materiale pedo pornografico che ha travolto un giovane ingegnere imperiese. Un reato definito "ripugnante" da Capacci, che ha chiesto esplicitamente "un passo indietro" al vice sindaco.

A stretto giro di posto è arrivata la replica dei dem, che hanno ribadito il loro credo garantista, utilizzato - si legge in una nota diramata qualche ora fa - "col Sindaco quando era accusato di maltrattamenti in famiglia (poi assolto) e lo stesso che stiamo utilizzando - proseguono - per il processo in corso nel quale Capacci è accusato di frode fiscale per alcuni milioni di euro".

Insomma, il Partito Democratico accusa di garantismo a senso unico Capacci, che a sua volta non ha alcuna intenzione di ritrattare su quanto dichiarato. La sensazione comune è che il sodalizio tra il Pd e il sindaco di Imperia stia per finire e che la possibilità di elezioni anticipate nel 2017 sia tutt'altro che remota.