cronaca

Via le transenne dopo quasi sei mesi, ma col maltempo si chiude
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La procura di Genova ha dato il nulla osta per l'apertura della corsia a mare sull'Aurelia all'altezza del comune di Arenzano. DI fatto era l'ultimo ostacolo alla riapertura: le transenne saranno rimosse oggi stesso, mercoledì 7 settembre, alle ore 17.

È la fine di un blocco iniziato il 19 marzo scorso, quando una frana si è abbattuta provocando il ferimento di due persone e il blocco della strada. Il sostituto procuratore Cotugno ha però precisato che in caso di allerta meteo arancione, appena inizierà a piovere, la strada verrà comunque chiusa. La Procura ha chiesto ad Anas di comunicarlo in maniera più chiara. 

L'annuncio lo aveva dato durante un sopralluogo il governatore Giovanni Toti e del presidente di Anas Gianni Vittorio Armani. "Abbiamo completato le attività volute dalla procura, collaborando con la Regione. Aspettiamo il dissequestro dell'area. Abbiamo fatto quello che si poteva fare evitando di discutere su di chi fosse la responsabilità", ha detto Armani.

La decisione finale è arrivata al termine di una riunione tra il pm Walter Cotugno, il consulente della procura professor Alfonso Bellini e la polizia giudiziaria. Il decreto di dissequestro verrà notificato dalla polizia giudiziaria agli enti interessati per la riapertura alla circolazione della corsia a mare a senso unico alternato.

"Questo è stato un problema serissimo che poteva durare ancora di più. Per quanto riguarda Regione e Anas, il cantiere per la messa in sicurezza della frana è sostanzialmente terminato. Entro fine anno apriremo anche la seconda corsia, come programmato", ha detto Toti.

L'isolamento ha creato numerosi problemi ai cittadini e danni economici a commercianti e balneari
che hanno denunciato di aver visto dimezzati gli incassi della loro stagione estiva. per protestare contro l'isolamento cittadini e commercianti avevano anche tenuto varie manifestazioni di protesta.

Il cantiere era stato aperto ai primi di luglio
dopo gli accertamenti compiuti dalla procura e dopo aver espletato le gare per l'aggiudicazione dei lavori. L'intervento era stato autorizzato dal prefetto "in danno", perché i privati proprietari dell'area non erano in grado di ripristinare la sicurezza della collina.

Tra i lavori effettuati per la messa in sicurezza, è stata approntata una protezione provvisoria per l'intero tratto e un sistema automatizzato presidiato 24 ore su 24 in grado di bloccare la circolazione in caso di pericolo. Nell'inchiesta sono indagate due persone: la proprietaria di parte dei terreni franati e il responsabile dei lavori effettuati prima della frana. Le ipotesi di reato sono lesioni gravi colpose e frana.

"Oggi si chiude la prima fase di una partita molto complessa che terminerà, ci auguriamo, entro il mese di dicembre, con il ripristino definitivo del tratto, nei due sensi di marcia. I lavori di messa in sicurezza sono stati eseguiti rispettando tutte le prescrizioni dei consulenti della magistratura: il risultato di oggi è il frutto della piena collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e in particolare tra Regione e Anas, senza la quale oggi parleremmo ancora di un cantiere bloccato”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

“Questo primo traguardo – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone - è stato possibile grazie all’impegno della Regione Liguria che ha fatto la propria parte sostenendo l’intervento economico finanziario e ha messo a disposizione la propria struttura tecnica, monitorando costantemente la situazione. Consapevoli dei disagi patiti dalle popolazioni in questi mesi, siamo comunque contenti di aver potuto contribuire fattivamente alla riapertura di un tratto di strada che costituisce un’arteria fondamentale per la Liguria".

La situazione in cui si è operato in collaborazione con Anas – ha ricordato - era molto difficile, sia per il fronte frana molto ampio e complesso, tanto che nelle ultime settimane la Procura ha richiesto lavori aggiuntivi su rivi minori adiacenti allo smottamento, sia perché i terreni oggetto dei lavori sono privati, sia perché è intervenuto un sequestro giudiziario nei giorni immediatamente successivi al crollo. Solo con la riapertura della strada in entrambi i sensi di marcia, speriamo entro l’anno, sarà ripristinata la completa normalità ma – ha concluso - il senso unico alternato significa il ritorno alla vita e il superamento di una situazione critica, in cui l’autostrada era unica arteria di collegamento tra il ponente e il levante ligure”.