Anche a Taggia sta per suonare la prima campanella. Mancano ormai pochi giorni all'inizio dell'anno scolastico e l'attenzione dei genitori va - quest'anno più che mai, visto quanto accaduto col tragico terremoto che ha colpito l'Italia centrale - alla situazione in cui versano gli edifici scolastici. La parole d'ordine è sismicità, problema con cui deve fare i conti la scuola elementare Soleri, che è stata chiusa in attesa di procedere ai lavori di messa in sicurezza.
"Abbiamo fatto tutto un lavoro partecipativo con i genitori", racconta a Primocanale l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Taggia, Roberto Orengo. "A questo punto, dopo aver fatto le varie indagini, incominciamo tutto un percorso per poter rendere anti-sismica la scuola elementare di Taggia". Ma quanto tempo ci vorrà? "Sono due lotti diversi d'intervento", spiega Orengo. "sicuramente ci vorrà un anno di lavori".
Più tranquilla la situazione relativa alla staticità degli edifici. Le scuole di Taggia vennero infatti sottoposte pochi anni fa a importanti test su questo fronte. Analisi superate da tutti gli edifici, ad eccezione di quello che ospitava la scuola "Papa Giovanni", prontamente chiusa, che ora versa in uno stato di totale abbandono in attesa, chissà, di una demolizione. Ma se le strutture attive sono a posto dal punto di vista dell'impianto statico, le preoccupazioni restano sul fronte della sismicità.
"Tutte le scuole del nostro Comune - ma penso il 90% di tutte le scuole italiane - hanno problemi di sismicità. In primis perché alcune scuole erano dei vecchi palazzi che sono state adibite a scuole. È il caso delle medie di Taggia, che sono in un edificio che ha più di 150 anni. Per il resto, scontiamo il fatto che non c'è stata più una pianificazione di nuovi istituti scolastici. Abbiamo per lo più edifici costruiti negli anni Sessanta, che non rispondo ai criteri di sismicità richiesti oggi".
Ma se forti preoccupazioni restano sul fronte della sismicità, passi in avanti importanti sono stati fatti invece a Taggia per quello che riguarda la sicurezza anti-incendi. "Nel giro di un anno e mezzo abbiamo fatto il massimo per poter raggiungere la certificazione anti-incendio delle scuole Pastonchi di Arma, delle elementari di Levà e delle medie di Taggia. Su questo argomento nell'ultimo anno e mezzo abbiamo speso circa 750 mila euro per fare tutti gli adeguamenti necessari".
Questo per quanto riguarda le competenze del Comune. Ma a Taggia c'è un altro capitolo aperto - che attiene alla Provincia - ed è quello delle sezioni distaccate di Ragioneria e dell'Alberghiero situate all'interno dell'area delle ex Caserme Ravelli. Inserita all'interno di un'area fortemente degradata, la struttura ha visto la chiusura la scorsa primavera del piano superiore per rischio cedimenti. Gli studenti dovranno dunque stringersi tutti al piano terra, dove però al momento gli spazi sono insufficienti ad ospitare tutte le classi. Manca infatti un'aula e non è escluso che una parte degli studenti debba prendere libri e zaino e trasferirsi nella sede principale di Sanremo.
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A Taggia scuole a prova d'incendio: "Ma ci sono problemi di sismicità"
Viaggio negli edifici scolastici tabiesi a pochi giorni dalla prima campanella
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