
Il futuro dei 147 dipendenti genovesi della multinazionale svedese Ericsson resta sempre più in bilico.
L’azienda nell'ultimo incontro romano non ha accolto la mediazione dei rappresentanti del Governo e ha ribadito la necessità di una riorganizzazione su scala nazionale, con 385 esuberi in tutta Italia, un terzo a Genova. Nessun contratto di solidarietà, cassa integrazione o demansionamenti.
Da domani quindi se l'azienda confermasse quanto ribadito lo scorso 6 settembre potrebbero arrivare le prime lettere di licenziamento.
Mercoledì è stato proclamato uno sciopero a livello nazionale.
IL COMMENTO
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