
"I fondamentali - continua Scajola - non erano stati oggetto di attenzione, tra questi, in particolare, il carattere di permanenza della legge che rimette comunque ai Comuni la decisione su quando recepire la normativa nei piani urbanistici". Erano stati i Ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e quello dell'Ambiente ad aver sollevato nel febbraio di quest'anno alcune eccezioni sui punti uno, due e tre della legge.
"Sulla base dei rilievi del Governo la Regione si era costituita parte nel ricorso alla Corte Costituzionale per difendere la sua legge e dare una risposta ai cittadini liguri sulla tenuta costituzionale della normativa" ha spiegato oggi in una nota la Regione. "I correttivi che la Regione ha apportato al testo approvato di nuovo in consiglio regionale a giugno di quest'anno - spiega Scajola - si sono rilevati in linea con quanto espresso dall'esecutivo che ha riconosciuto il nostro lavoro e la bontà del nostro provvedimento voluto dal territorio e necessario al suo rilancio".
IL COMMENTO
Cosa resterà della rivoluzione di Papa Francesco, venuto dalla fine del mondo
25 aprile, "Democrazia minacciata da guerre armate e commerciali"