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Pena ridotta, da un anno e 4 mesi a un anno, per l'ex dirigente del patronato Roberto Piaggio che aveva ammesso l'addebito che lo riguardava. Due ex dipendenti di una ditta coinvolti nella stessa inchiesta avevano patteggiato un anno ciascuno. Secondo l'accusa questi ultimi avrebbero presentato false dichiarazioni sulla propria esposizione alle polveri d'amianto durante il lavoro.
Sempre secondo l'accusa Pastorino, difeso dagli avvocati Andrea e Simone Vernazza, in cambio di circa 3.000 euro, avrebbe concesso loro le pensioni grazie anche alla mediazione di Piaggio (avvocato Elena Volpi) e di Cattivelli (avvocato Bruno Poce). Pastorino era già stato assolto con formula piena in due procedimenti con l'ipotesi di truffa, dai giudici Carpanini e Panicucci.
"In entrambi i casi - sottolineato gli avvocati Vernazza - l'accusa non ha mai sostenuto che Pastorino avesse percepito denaro ma solo che avesse rilasciato certificazioni con eccessiva leggerezza". "La sentenza assolutoria - ha commentato Pietro Pastorino - mi dà ragione restituendomi pienamente l'onore e la rettitudine di funzionario".
IL COMMENTO
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