
Nel documento, pubblicato il 15 maggio 2012, Di Marco aveva scritto, tra l'altro: "Per voi le armi sono un tabù. Ma come pensate di poter reagire a tutti i soprusi che quotidianamente vengono perpetrati da chi le armi le usa veramente e continuamente? Io non mi dissocio".
Di Marco, difeso dall'avvocato Fabio Sommovigo, è accusato anche di avere redatto e diffuso, nell'ottobre 2013, un volantino in occasione della manifestazione pubblica svoltasi in concomitanza con l'udienza di primo grado in tribunale a Genova a carico di Alfredo Cospito e Nicola Gai accusati dell'attentato ad Adinolfi, pubblicando, o facendo pubblicare, sul sito "Informa-azione" il documento intitolato "la solidarietà è un'arma usiamola!" dove, tra l'altro, si affermava "abbattere il potere e non modificarlo è la soluzione più ovvia. Rispondiamo colpo su colpo".
Di Marco era stato perquisito, ma non indagato, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino che ha portato all'arresto di otto persone della Fai-Federazione anarchica informale per gli attentati commessi a partire dal 2003 contro politici e forze dell'ordine.
IL COMMENTO
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