cronaca

Pubblicato un documento sul sito internet
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Il pubblico ministero Federico Manotti ha chiesto la condanna a due anni per Carlo Francesco Di Marco accusato di apologia e istigazione di reato di matrice terroristica. La sentenza è prevista il 15 novembre. Secondo l'accusa, Di Marco avrebbe pubblicato sul sito internet "Informa-azione", un documento contro anonimi anarchici genovesi che avevano preso le distanze dal compimento di azioni violente e, in particolare, dall'attentato all'ingegnere Roberto Adinolfi poi rivendicato dal Nucleo Olga/Fai-Fri avvenuto il 7 maggio 2012.

Nel documento, pubblicato il 15 maggio 2012, Di Marco aveva scritto, tra l'altro: "Per voi le armi sono un tabù. Ma come pensate di poter reagire a tutti i soprusi che quotidianamente vengono perpetrati da chi le armi le usa veramente e continuamente? Io non mi dissocio".

Di Marco, difeso dall'avvocato Fabio Sommovigo, è accusato anche di avere redatto e diffuso, nell'ottobre 2013, un volantino in occasione della manifestazione pubblica svoltasi in concomitanza con l'udienza di primo grado in tribunale a Genova a carico di Alfredo Cospito e Nicola Gai accusati dell'attentato ad Adinolfi, pubblicando, o facendo pubblicare, sul sito "Informa-azione" il documento intitolato "la solidarietà è un'arma usiamola!" dove, tra l'altro, si affermava "abbattere il potere e non modificarlo è la soluzione più ovvia. Rispondiamo colpo su colpo".

Di Marco era stato perquisito, ma non indagato, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Torino che ha portato all'arresto di otto persone della Fai-Federazione anarchica informale per gli attentati commessi a partire dal 2003 contro politici e forze dell'ordine.