"Le crociere alla Spezia hanno dato tanto sia a livello di numeri e dati economici - con 667mila croceristi nel 2015, 41 milioni di ricaduta a terra, con 34 euro in media di spesa per crocerista e un contributo di due milione di euro di ricaduta anche per gli equipaggi. La Spezia era una città grigia, industriale mentre oggi è cambiata la mentalità: è turistica. I commercianti si sono aperti e oggi dobbiamo mirare di nuovo alla crescita" ha detto il presidente del porto della Spezia Lorenzo Forcieri.
"Nell'ambito della cosiddetta Blu Economy, l'economia del mare, il settore crociere rappresenta per l'Italia "un'opportunità di crescita a suo modo unica": nel 2015 l'impatto economico diretto è stato pari a 4,5 miliardi di euro, con 11 milioni di crocieristi movimentati, 2 milioni imbarcati in porti italiani, 103 mila posti di lavoro e una crescita complessiva del settore in Europa del 2% rispetto al 2014. Queste le cifre illustrate dal presidente di Clia Europa, Pierfrancesco Vago.
Dopo il biennio 2015-20165 di crescita, le previsioni sui passeggeri in crociera nel 2017 sono in flessione. E' stimato che saranno 10,99 milioni i passeggeri movimentati, -3,6% sulle stime 2016 e 4.754 le toccate nave -4,8%). Emerge dal rapporto Risposte Turismo, presentato a Italian Cruise day. I dati sono il frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 30 porti crocieristici italiani rappresentativi del 97% del traffico nazionale, scali che salgono a 34 per le toccate nave (88% di rappresentatività sul totale Italia).
"Sogno i tre porti liguri come tre banchine che idealmente conducono all'entroterra. Le peculiarità gastronomiche dell'interno della Liguria saranno la ricetta per rendere il nostro territorio più attrattivo come destinazione per turisti, crocieristi e turisti di ritorno". Lo ha detto l'assessore regionale al turismo Gianni Berrino. Insomma, oltre al mare c'è molto di più da proporre a chi visita la regione. "Le eccellenze gastronomiche sono uno dei fiori all'occhiello che posso stimolare una breve gita o anche la voglia del crocierista di tornare".
Luigi Merlo, ex presidente della port authority genovese sottolinea: "La riforma dei porti inciderà fortemente sul settore turistico e crocieristico. Spesso si parla di riforma portuale in merito agli scali merci ma ci si dimentica che avrà una forte incidenza sul settore delle crociere. Ormai dal mercato viene riconosciuto un ruolo centrale del settore crocieristico all'interno della blue economy. Per questo sul tavolo nazionale ci sono interventi infrastrutturali a favore del settore, waterfront e snellimento delle procedure".
Nel corso dell'evento è intervenuto anche il presidente dell'Autorità Portuale della Spezia Lorenzo Forcieri: "Le crociere alla Spezia in pochi anni hanno portato risultati economici ma soprattutto una crescita in termini culturali. Siamo diventati una città turistica. Ora dobbiamo puntare sulla qualità dei servizi offerti".
Tomaso Cognolato, ceo di Terminal Napoli, mostra tutta la sua preoccupazione:"Nella leggera flessione prevista per il 2017 nei numeri del settore crocieristico sappiamo che il porto di Napoli soffrirà più di altri. L'obiettivo per il prossimo anno è quello di mantenere un livello qualitativo alto, a cominciare dai servizi a terra e dalle infrastrutture, con la sinergia dell'amministrazione e degli enti coinvolti”.
Franco Napp, amministratore delegato di Trieste terminal passeggeri conclude:"I piccoli porti possono trarre enorme vantaggio dalle Autorità portuali di sistema. Abbiamo avuto una crescita esponenziale in termini di passeggeri e scali nel 2015, trend confermato nel 2016”.
IL COMMENTO
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