
Ad innescare la polemica è stato il vice sindaco Eugenio Maineri dopo che il malcontento tra le fila della maggioranza di centrodestra serpeggiava da alcuni giorni. Una parte della cittadina non accettava il fatto che anche a Ceriale si celebrasse un rito civile tra omosessuali e quando il sindaco Ennio Fazio ha acconsentito a celebrare l'unione la tensione è salita. "Faccio il mio dovere - ha spiegato - che non prevede di entrare nelle scelte private dei nostri cittadini".
La 'resa' della amministrazione comunale è stata alla fine accettata anche dai più critici, anche se a malincuore. Quella del prete invece no, quella ha fatto scattare la protesta. Il vice sindaco è andato subito all'attacco: "la concessione della sala è un modo per appoggiare le unioni civili che invece la Chiesa non approva" ha spiegato.
Don Antonio Cozzi non si è scomposto: "Io tendo la mano a tutti i parrocchiani, non giudico le loro scelte" ha ribattuto. Detto e fatto. Il parroco ha aperto volentieri il salone parrocchiale ai due sposi, che si sono presentati indossando giacche bianche e camice scure, e ai festosi invitati che hanno potuto brindare felici come previsto. I due sposi, tra l'altro, sono cattolicissimi. "Allora bisogna tendere una mano anche ai divorziati" hanno detto i più critici, "bisogna consentire loro di partecipare alla vita della chiesa". La chiesa ha già aperto anche questo fronte ma a Ceriale c'è chi ancora non lo sa.
IL COMMENTO
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