
"Dal bilancio dei primi 9 mesi del 2016 - continua Apa - registro che la società diventa sempre più piccola con ricavi sempre inferiori, ormai la stessa rischia di essere un nano tra i giganti del settore. Se si toglie il contratto del Kuwait portato a casa da Guarguaglini e Giordo gli ordini sarebbero meno 30%. Il risultato operativo non migliora poiché la One Company non sta portando efficienza".
Questo è il problema attuale di Finmeccanica: "Non si prendono ordini, pertanto c’è poco da lavorare, senza gli stessi si perde il presidio del cliente e quello tecnologico, rischiando che il cliente abbandoni Finmeccanica. L’unico modo è di tagliare i costi, non a caso in Finmeccanica si taglia e basta, in questo modo si rende marginale Finmeccanica e il Sistema paese, tra l’altro oggi in borsa ha perso l’8%".
"Si deduce che il mercato sta smettendo di credere che i problemi di oggi derivino dal passato incominciando a domandarsi se il problema è dell’attuale gruppo dirigente. A questo punto è importante che Fim Fiom Uilm a tutti i livelli si pongano il problema di come incalzare Finmeccanica su un piano industriale vero e su scelte strategiche che mancano, prima che la casa ci crolli addosso con tutte le conseguenza negative per i lavoratori", conclude il sindacalista.
IL COMMENTO
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