
All'incrocio fra via Fereggiano e corso Sardegna, sotto una pioggia battente come allora, è stato ricordato il quinto anniversario di quella alluvione. Presenti tutti i familiari delle sei vittime (Shpresa Djala, 23 anni, le sue figlie Gioia e Janissa 8 e un anno, albanesi, Angela Chiaramonte, 40 anni, Evelina Pietranera, 50, Serena Costa, 19) che hanno ribadito di spettare ancora giustizia: "Il 18 novembre - ha spiegato il papà di Serena Costa - ci sarà la sentenza del processo e noi siamo fiduciosi che possa essere fatta giustizia condannando chi non ha evitato che quella tragedia che ci ha strappato i nostri cari".
"Le istituzioni non hanno fatto abbastanza per la messa in sicurezza idrogeologica di Genova dopo le alluvioni del 2011 e 2014, nemmeno le piccole cose che si potevano fare subito, il Comune non ha messo nemmeno una porta nell'androne del palazzo di via Fereggiano dove sono morte annegate 5 persone, la tragedia potrebbe ripetersi", denuncia il padre di Serena Costa, una delle vittime dell'alluvione del 4 novembre 2011
"Non sono state fatte le cose più banali e semplici per la messa in sicurezza idrogeologica della città, - aggiunge il papà di Serena - ok i lavori dello scolmatore, ma servono i piccoli interventi, l'organizzazione, l'informazione, affinché i cittadini rischino il meno possibile. Nel quartiere di Marassi siamo seduti su una bomba esplosiva, basta studiare i piani di bacino, lo Stato sapeva l'emergenza del torrente Fereggiano e non ha fatto niente fino ai morti. Adesso in Allerta 2 si chiudono le scuole, se l'avessero fatto allora non ci sarebbero stati 6 morti".
"E' la giornata della commozione - ha sottolineato a margine della cerimonia Giovanni Crivello - in una città ancora ferita da quei tragici avvenimenti. Testimoniamo la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime con la nostra presenza ma ancor di più con il grande lavoro di riassetto idrogeologico della città che stiamo portando avanti dal 2012 con i lavori del Fereggiano, del Bisagno, a Ponente e in altre zone della città. Dobbiamo continuare a lavorare con umiltà con gli strumenti che abbiamo a disposizione, il grande lavoro della Protezione Civile e il presidio della Polizia Municipale. Le previsioni non danno certezze assolute, ma l'allerta rossa del 14 ottobre scorso ha evitato danni alle persone e questo è importante".
IL COMMENTO
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