La vicenda inizia lunedì scorso quando un cittadino genovese si è presentato al commissariato di Nervi denunciando il fatto di essere stato contattato via internet da un uomo che voleva acquistare il suo Rolex. Il pagamento sarebbe dovuto avvenire presso la stazione Brignole con un assegno circolare da 15 mila euro della filiale di Avezzano della Banca Generali, ma il venditore aveva scoperto che tale agenzia non esisteva.
Su richiesta dei poliziotti, ha telefonato all’acquirente fissando un appuntamento per la mattina dopo alla stazione di Nervi, a cui si sarebbe presentato il suocero del compratore. Gli agenti hanno così predisposto un servizio di appostamento, concordando di riferire che l’orologio era custodito in una cassetta di sicurezza in una banca e, se possibile, di farsi mostrare l’assegno, facendo in tal caso un cenno agli agenti che a quel punto sarebbero intervenuti.
La mattina dopo si è presentato all’incontro il 57 napoletano che, dopo aver scambio alcune battute con il genovese, gli ha mostrato l'assegno. A quel punto i due uomini si sono incamminati lungo viale delle Palme per raggiungere la banca, in quello stesso istante sono intervenuti gli agenti che hanno bloccato l'uomo. L’assegno è risultato poi realmente contraffatto.
Il truffatore era già noto alle forze dell'ordine perchè recentemente arrestato e condannato per l’utilizzo di documenti falsi per l’espatrio, inoltre l'uomo era stato in passato denunciato per un episodio analogo.
Una volta condotto in commissariato, al 57 enne è stato notificato il provvedimento di via obbligatorio con divieto di ritorno a Genova per i prossimi 3 anni.
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