
Eppure i primi minuti sono già premonitori: tre uscite dell'ottimo Puggioni su altrettanti palloni sganciati da un Felipe Anderson in forma smagliante. La Sampdoria è attenta, pressa con ritmo e intensità ma trova un muro nel redivivo De Vrij che riprende la guida della difesa laziale. Il primo a mangiarsi un gol è Immobile al 15', che schiaccia troppo un traversone e lo regala al portiere. Guizzo doriano con Bruno Fernandes che mette in difficoltà Marchetti. Dal 23' inizia la lunga serie dei fuorigioco subiti da Immobile: in tutto saranno dieci. Al 40' il risultato si sblocca: azione tipo con Anderson che mette in mezzo per Milinkovic, colpo di testa preciso che si insacca. La Samp accusa il colpo e va nel panico. Miracolo di Puggioni su Immobile. Al 43' segna invece Parolo con una dinamica analoga, assist di Anderson. Ferraris raggelato, fine primo tempo senza recupero chiuso sullo 0-2.
Secondo tempo: mossa a sorpresa di Giampaolo che richiama Fernandes e dà spazio a Praet. Sulla riva opposta Marchetti consegna i guantoni al collega albanese Strakosha. Russo fischia, due minuti e ci prova Muriel ma il tiro è pessimo. In poco tempo è la Lazio che riprende il controllo: Anderson fa il numero e Puggioni lo contiene. Fuori Barreto, entra Schick. Ma i laziali potrebbero tranquillamente mettere il terzo sigillo, se solo Immobile fosse più lucido e preciso. Al 28' è invece Strakosha protagonista con un tuffo straordinario in risposta alla rasoiata bassa di Quagliarella su calcio di punizione. C'è spazio pure per Djuricic che entra al posto di Linetty. Quagliarella è sempre generoso, ma a rinvigorire le speranze blucerchiate è Schick che si inventa un gran tiro dal limite dell'area, intuito da Strakosha che però non ci arriva. La Lazio paga la distrazione nel finale e chiude con un po' d'ansia, ma alla fine porta a casa i tre punti. Che fanno sei, in questo girone d'andata, contro le genovesi.
IL COMMENTO
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