politica

Dopo l'addio alla consulenza ministeriale
1 minuto e 39 secondi di lettura
La decisione di Luigi Merlo di lasciare l'incarico di consulente del ministro Delrio alla vigilia di appuntamenti elettorali fondamentali per la Liguria non può che far drizzare le antenne a chi cerca di capire chi possano essere i candidati a sindaco del Pd alla Spezia e a Genova, ma anche quelli delle prossime elezioni politiche nei collegi della Liguria.

Merlo lo ha fatto capire neppure troppo velatamente: intende "cimentarsi in nuove sfide". Ed ora è come se arrivando da Via del Ministero entrasse in una rotonda dovendo scegliere quale uscita prendere.

La prima porta alla Spezia, la sua città, dove è già stato vicesindaco nella giunta Pagano, prima del l'avvento di Federici. Se decidesse di candidarsi qui probabilmente troverebbe qualche oppositore non renziano, ma alla fine - utilizzando le armi della diplomazia democristiana - potrebbe diventare il candidato unico di un Pd quasi unito. Tuttavia dovrebbe scontare una certa impopolarità di Federici e puntare sulla discontinuità per lui non sarebbe facile.

La seconda uscita porta a Genova, dove è stato presidente del Porto. La sfida per Merlo sarebbe stimolante, ma l'esperienza alle regionali della moglie Raffaella Paita riaprirebbe dentro il Pd, polemiche mai sopite, tra renziani e non. Inoltre Doria potrebbe mettersi di traverso. E i dinosauri scalpitano. Sarebbe una svolta rischiosa, ma a Merlo le sfide piacciono.

Terza uscita: direzione Roma. Le elezioni politiche non hanno ancora una data. Ma correre per Montecitorio potrebbe essere la soluzione meno contrastata, anche se gli aspiranti onorevoli non mancano e ancora non si sa neppure con quale legge elettorale si andrà a votare.

Ma al là di queste considerazioni, il ritorno di Merlo nella politica dove si va a caccia di preferenze rappresenta una novità di non poco conto nel Pd, anche perché il suo partito può contare ben pochi personaggi che hanno la sua autorevolezza. La decisione su quale bivio scegliere, per questa ragione, la prenderà lui. Da solo.