
Secondo quanto riferito dalla polizia, la volante si sarebbe fermata in piazza Primo Maggio, di fronte alla stazione di Sesto San Giovanni, per un normale controllo. L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto gli agenti hanno risposto al fuoco, uccidendo l'uomo. Amri, che con sè non aveva documenti, in un primo momento non era stato identificato.
Ad uccidere il terrorista è stato un agente in prova al commissariato di Sesto San Giovanni. Si chiama Luca Scatà, ed ha 29 anni.
L'agente di polizia ferito, invece, si chiama Christian Movio, ha 36 anni, ed è del commissariato di Sesto San Giovanni. L'agente scelto è ricoverato all'ospedale di Monza con un proiettile conficcato in una spalla. Deve essere operato, ma le sue condizioni sono buone.
Secondo gli accertamenti dalla digos, coordinati dal capo dell'antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, sarebbe arrivato in Italia passando dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno all'una di notte. Infine dalla stazione centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove ha incontrato i due agenti.
Minniti ha commentato l'accaduto sostenendo che in Italia sistema sicurezza funziona , ha detto: “In Italia esiste un livello elevato di controllo del territorio che consente, nell'imminenza dell'ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga perchè ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo".
IL COMMENTO
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