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Attacco a Doria: "Regali a Iren, su Scarpino pagheremo i ritardi"
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 Si abbatte anche l'ira dei commercianti sul progetto di aggregazione Iren-Amiu, che porterà il gigante dell'energia a mettere le mani sui rifiuti genovesi. Negli scorsi giorni la commissione comunale ha incontrato Confesercenti in rappresentanza delle utenze non domestiche. In arrivo c'è l'ennesima stangata per le imprese, già asfissiate da una Tari esorbitante.

“Abbiamo ricevuto i termini dell'accordo su cui la Giunta dovrà procedere
– spiega Andrea Dameri, direttore di Confesercenti Genova – e all'interno abbiamo visto i gentili cadeaux che il Comune farà ad Iren”. Primo punto: rincari garantiti. “A fronte di un nuovo piano di investimenti di Iren per la raccolta differenziata, la Tari aumenterà da subito, ancora prima che sia operativo”. E poi altri regali, denuncia Dameri: “Bisognerà stimare il valore di Amiu e sulla base di quello stabilire le percentuali della compagine sociale. Ma se i conti fossero sbagliati, a pagare la differenza saranno i cittadini genovesi”.

Strali per l'operazione arrivano da tutti i fronti, ma il Comune non farà marcia indietro. Uno degli aggravi più consistenti dipende dalla vicenda Scarpino: i costi per la bonifica verranno spalmati non più su 30 anni ma su 10, causando un aumento del 5-6% sulla Tari. Sulla discarica pesano responsabilità pesanti. “Come ha ammesso anche l'assessore Porcile - continua Dameri - due anni fa si doveva chiedere lo stato d'emergenza per dissesto idrogeologico ed evitare che tutti i costi fossero a carico dei genovesi. Ora siamo in ritardo, chi paga? Sempre noi”.

Gli esercenti hanno già in serbo le controproposte. Ma sono già pronti ad azioni clamorose, perché “non siamo assolutamente disponibili a sopportare altri aumenti – spiega Dameri – che per alcune categorie hanno già toccato il 120%. Riuniremo al più presto il tavolo della piccola e media impresa. Faremo tutto il necessario per evitare una nuova stangata”.