
Gli investigatori, coordinati dal dirigente Saverio Aricò, hanno scoperto che dalla fine del 2016 l'uomo, con precedenti specifici nel Lazio risalenti ad alcuni anni fa, adescava i ragazzini davanti alla sede di un centro di assistenza e approfittando del loro stato di indigenza, mostrava loro qualche biglietto da cinque o dieci euro o una bibita e li portava nella soffitta di una palazzina, dove abitava da solo, consumandovi i rapporti sessuali.
Quattro i casi accertati ai danni di minori e un paio nei confronti di maggiorenni (per quest'ultimi, tuttavia, non è perseguito). Le indagini sono partite da una segnalazione dello stesso ente, ai cui operatori non è sfuggito il fatto che l'ex cuoco trascorreva ore fuori dal centro e che alcuni dei ragazzini si allontanavano con lui a mani vuote, per tornare qualche ora dopo con alcune bibite e talvolta con qualche soldo, al massimo quindici euro.
I poliziotti hanno appurato che i ragazzini accettavano di prostituirsi per racimolare qualche euro con cui vivere in città, pagarsi qualche piccolo svago. Non è, infatti, risultato che con quel denaro si pagassero l'espatrio clandestino. A detta degli investigatori, infatti, il compenso era troppo basso. L'indagine è coordinata dalla Procura distrettuale, competente per questo genere di reati. L'uomo rischia almeno otto anni di carcere.
Al momento della blitz della polizia l'ex cuoco, di 57 anni, originario della provincia di Foggia è stato trovato in compagnia di un giovane algerino di 22 anni. L'accusa che pende nei confronti del 57enne è di prostituzione minorile, con il vincolo della continuazione, nei confronti di migranti.
In seguito agli accertamenti successivi all'irruzione, i poliziotti hanno scoperto che il ventiduenne è risultato ospite del centro di accoglienza profughi di Ventimiglia. L'arrestrato ha dato 15 euro e una birra al giovane per intrattenere il rapporto sessuale.
Le manette sono scattate, il 31 gennaio scorso, su misura cautelare a firma del gip della Procura Distrettuale di Genova, su richiesta del pm Gabriella Dotto. Le indagini si sono svolte tramite appostamenti e pedinamenti. I sospetti della polizia sono stati confermati nella seconda settimana di gennaio, quando l'uomo ha adescato due migranti minorenni del Pakistan, accompagnandoli nella propria abitazione. I due ragazzini hanno poi riferito alla polizia che l'uomo si è rifiutato di pagare la prestazione.
IL COMMENTO
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