Politica

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Marta Vincenzi dalle pagine del Lavoro-La Repubblica sollecita il compagno di partito Mario Margini: “Gli ho chiesto di far parte della mia squadra, non mi ha ancora risposto”. E lui, chiamato in causa, non fa tardare il suo “Sì”. “Non ho alcuna obiezione –dice– anzi, apprezzo. Ma come sempre ho fatto, quando le cose mi riguardano, vorrei fosse una scelta condivisa”. E la storia recente lo dimostra: non si è mai sottratto al confronto con il partito, specie quando c’era da decidere la candidatura, messi da parte gli interessi personali, per tutta la campagna Margini elettorale si è impegnato a favore della Vincenzi. E così spiega: “La composizione della squadra la decidono il sindaco e le forze politiche. Non è una scelta meramente personale. Per questo vorrei fosse collettiva”. Sul fronte del centrodestra Enrico Musso aggiunge invece un nuovo tassello alla sua ipotetica giunta. Dopo la nomina dell’ex vicequestore Gaspare Paiella, ha ricevuto il via libera dal giornalista Rai Emanuele Dotto. In caso di vittoria del centro destra, sarà lui l’assessore allo sport. Ma non è tutto: Gino Paoli si è detto disponibile a diventare direttore artistico del Festival della Canzone d’Autore, che il candidato del centrodestra vorrebbe organizzare a Genova. “Abbiamo cenato assieme –spiega Musso– e Paoli si è dimostrato entusiasta, tanto che sigleremo pubblicamente il nostro accordo nel corso del concerto in onore di Umberto Bindi al Teatro della Tosse”. Paoli è stato deputato del Pci dall’87 al 92. “Se voterà per me non lo so – aggiunge Musso– ma la sua collaborazione andrebbe oltre i colori politici”. Tra giornalisti e cantanti, Musso apre anche alla comunità gay: nel caso fosse eletto ha fatto sapere che nominerà un consigliere del sindaco per le questioni omosessuali. (Davide Lentini)