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Traffico bloccato: "Il commercio non si tocca"
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Rumorosa protesta dei commercianti ambulanti contro la direttiva Bolkestein davanti al Senato, dove si vota oggi il ddl di conversione in legge del decreto-legge Milleproroghe, che le associazioni di categoria e i loro aderenti considerano vitale per stabilire una proroga di due anni della scadenza delle concessioni delle attività commerciali sulle aree pubbliche. Il provvedimento in discussione al Senato allinea l'Italia alle decisioni già prese in materia da diversi altri stati europei.

Alla manifestazione partecipano 2-300 commercianti che hanno formato un picchetto lungo corso Rinascimento e bloccato il traffico, che è stato deviato su altre strade limitrofe. Gli ambulanti sono controllati da un cordone di Polizia, che impedisce ai manifestanti di avanzare verso il portone dell'ingresso principale di palazzo Madama. Gli ambulanti si aiutano con trombe, fischietti e slogan ("il commercio non si tocca", "vogliamo lavorare"), per farsi sentire dai senatori che in aula stanno votando il Milleproroghe.

''Siamo qui a manifestare perché abbiamo saputo che la prima Commissione Affari Costituzionali del Senato è riunita per approvare un emendamento che fa partire da subito i Bandi di concorso della Bolkestein e il termine governativo del 31 dicembre 2018 non è più di proroga alle concessioni, ma termine ultimo per rinnovare ai nuovi concessionari vincitori di concorso''.

Così Vittorio Baglioni (Fivag Cisl Ambulanti) spiega le ragioni della protesta degli ambulanti anti Bolkestein, in corso davanti a Palazzo Madama. ''Nessun diritto acquisito, nessun rispetto per gli avviamenti commerciali, aziende commerciali azzerate. E' un esproprio di Stato ai piccoli e micro commercianti. Si profila una battaglia per il lavoro contro le multinazionali e la grande distribuzione che vogliono far uscire dal mercato ogni possibile forma di concorrenza''.