"È un'opera attesissima dalla popolazione - ha detto il vicesindaco Stefano Bernini - perché trasferisce il traffico pesante generato dalle attività produttive della zona su un'arteria collegata direttamente al casello autostradale. Ciò permette di liberare il centro abitato con ricadute positive sulla vivibilità dei quartieri. Ma c'è molto di più: la nuova infrastruttura, infatti, consente di coniugare la tematica ambientale con quella industriale e manifatturiera, esaltando la vocazione produttiva di quel territorio e concorrendo ad attrarre investimenti: Genova non rinuncia ad essere una città che produce e lavora".
Proprio da un camion fu investito due anni fa in via Borzoli, all'incrocio con via Giotto, uno studente, Alessandro. Per ricordarlo ecco un gesto simbolico, la deposizione di un mazzo di girasoli. Ma il Comitato ha scelto di non partecipare all'inaugurazione. "Perchè quelle gallerie dovevano già da tempo essere pronte - spiegano i rappresentanti - ma anche perché sono un'opera propedeutica al Terzo Valico e servono a far transitare i camion con la terra destinati alle cave del Chiaravagna. Se non avessimo la servitù di depositi di container in mezzo al centro abitato, così come una discarica a 700 metri di altezza, queste opere non sarebbero servite".
La nuova viabilità - realizzata dal Consorzio Cociv costituito da Salini Impregilo, leader nel settore delle infrastrutture (64%), da Società italiana per Condotte d'acqua (31%) e da Civ (5%) - è però un'opera accessoria ai lavori della linea ferroviaria del Terzo Valico il cui committente è Rfi, sotto l'alta sorveglianza della società di ingegneria Italferr.
Tra gli aspetti più importanti, è stato spiegato, la messa in sicurezza dal rischio esondazioni. "Trasferire il traffico pesante fuori dal centro abitato - conclude Bernini - permetterà, grazie ad alcune modifiche di viabilità, di abbattere il ponte di via Giotto e il cosiddetto 'ponte obliquo' sul torrente Chiaravagna, ostacoli al deflusso delle acque in caso di piena".
Fondamentale, è stato spiegato, l'apporto dato da quest'opera alla regolazione dei flussi di traffico con un conseguente miglioramento della sicurezza per i cittadini. "Via Borzoli, ma anche via Chiaravagna e via Pier Domenico da Bissone - ha sottolineato l'assessore alla mobilità Anna Maria Dagnino - sono assi viari su cui gravano i transiti dei veicoli pesanti diretti ai numerosi insediamenti industriali presenti in zona. Si potranno inoltre risolvere alcune criticità quali la svolta da via Giotto a via Borzoli e le curve a tornanti comprese tra via Borzoli e via Fegino".
"Grande cura - ha concluso Dagnino - è stata prestata all'allestimento del percorso pedonale lungo la rotatoria posta all'uscita della galleria di via Borzoli. La nostra azione, anche nella tempistica delle scelte di mobilità, è stata pensata per ricavare il massimo beneficio da un'opera che avrà ricadute positive su tutta la città".
Per ultimare alcuni impianti sarà necessario interdire la circolazione la notte nella galleria di Levante fino al 31 marzo (dalle ore 22 alle ore 6). Entro dieci giorni, necessari all' assestamento dei percorsi viari e alla loro conoscenza, sarà interdetto il transito in via Borzoli su entrambe i versanti ai veicoli con una massa superiore alle 7,5 tonnellate.
"Questa è la prima vera inaugurazione delle opere accessorie al Terzo Valico e siamo contenti perché di fatto si vede il frutto di una prima parte del nostro lavoro. Fra qualche anno saremo a inaugurare non solo un'opera importantissima per il territorio ma anche a scala nazionale come il Terzo valico che apre il collegamento verso il Nord Europa".
IL COMMENTO
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