cronaca

Dopo la retromarcia di Bagnasco il Tigullio torna a discutere
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 Rapallo dice no alla gestione Sprar dei migranti e mette in crisi tutto il Tigullio Occidentale, Portofino compreso. I due Comuni avevano dato disponibilità al sistema suggerito dall'Anci a cui lunedì prossimo gli amministratori dovranno dire sì o no nell'assemblea in Città Metropolitana.

Lo Sprar è il sistema semplificato e in autogestione per l'accoglienza dei migranti. Se i Comuni dicessero no la prefettura potrebbe ricorrere ai Cas, centri di accoglienza straordinari, aprendone a piacere in qualsiasi comune tranne in quelli che hanno aderito allo Sprar.

Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo e Zoagli - comuni che fanno parte dello stesso distretto socio sanitario - stanno da settimane lavorando su come accogliere i rifugiati. E alcune soluzioni sembravano già state trovate come ad esempio trovare alloggi tra Rapallo e Santa Margherita Ligure e utilizzare gli ospiti per la pulizia dei sentieri del parco di Portofino.

La retromarcia di Rapallo (e di Chiavari e Casarza Ligure) "ci fa rivalutare e ragionare sulla nostra posizione - spiega il sindaco di Portofino Matteo Viacava - noi fin da subito abbiamo detto che non abbiamo posti per ospitarli ma che invece eravamo disponibili a una accoglienza lavorativa". Una dichiarazione più di prudenza che di merito di Viacava che però getta più di un dubbio su cosa succederà in quello spicchio di Liguria in tema di accoglienza.