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Intanto anche nei 5 stelle spezzini sale la tensione
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Sarà la direzione di questo giovedì sera a chiarire la strada che il partito democratico intende percorrere in vista delle prossime elezioni comunali. Primarie sì, primarie no. Il dilemma è sempre questo. I renziani-paitiani non mollano: puntano ancora su Corrado Mori come successore di Massimo Federici. E sarebbero pronti alla sfida con un sostenitore di Andrea Orlando che, invece, a più riprese, ha chiesto di evitare la consultazione con i cittadini per scegliere il candidato sindaco.

I nomi che circolano come soluzione condivisa sono quelli di Paolo Manfredini (socialista e presidente del consiglio comunale) e di Guido Melley (già assessore della giunta Pagano e fratello del presidente della Fondazione Carispezia). Mentre viene considerata sfumata la candidatura del magistrato Maria Cristina Failla.

Nelle ultime settimane è circolato il nome di un altro giudice, Diana Brusacà, Pm alla Spezia. Ma sembra trattarsi più di boutade che di candidature vere. In direzione – dove si lavorerà per i congressi regionale e nazionale – il vero tema sarà dunque quello delle amministrative, con la necessità di scegliere tra primarie o candidato condiviso.

Il centro destra gioca d’attesa, ma non è detto che aspetti il partito democratico: la scelta di un candidato della società civile (in prima fila c’è l’ex segretario provinciale della cisl Peracchini) resta quella predominante. Ma molti sostengono che Toti e Giampedrone abbiano un asso nella manica che ancora non è stato giocato.

C’è poi il movimento 5 Stelle che ha già il candidato (la dipendente delle poste Donatella Del Turco), ma subisce anche alla Spezia le divisioni legate alla scissione in Regione: in molti hanno già espresso solidarietà a Francesco Battistini che ha deciso di lasciare. E nei prossimi giorni potrebbe nascere un progetto politico civico che i dissidenti potrebbero portare avanti in vista delle comunali.