
"Tutti mi chiamano Clara ma la burocrazia mi costringe a mantenere un documento con un nome maschile, è una cosa molto spiacevole" ha detto una delle trans presenti alla conferenza stampa odierna, promossa dall'Associazione consultorio transgenere, l'Associazione Princesa e il Movimento identitá sessuale (Mit) con la Comunitá di San Benedetto.
"L'iniziativa è storica in Italia, perché permette di scegliere un'identità senza ricorrere all'operazione del cambio di sesso" ha detto Domenico Chionetti della Comunitá di San Benedetto. La presidente dell'associazione consultorio Transgenere Regina Satariano ha aggiunto che "l'imbarazzo alla presentazione dei documenti porta tanti trans a non andare a votare o chiudersi in casa. Il cambio anagrafico per chi non vuole intervenire chirurgicamente è sancito da una sentenza della Costituzione del 2015". "Trans non sará più sinonimo di prostituta. Le trans potranno fare un altro lavoro" conclude la portavoce di Princesa Rosella Bianchi.
IL COMMENTO
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