cronaca

In primo grado l'ex presidente condannato a 7 anni e 10 mesi
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 Dieci anni e otto mesi di reclusione: è stata questa la richiesta in appello, per Franco Bonanini, l' ex presidente del Parco delle 5 Terre imputato nell'ambito del processo Parcopoli. In primo grado il tribunale della Spezia lo aveva condannato a 7 anni e 10 mesi. Tra le accuse quella di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, abuso d'ufficio, corruzione. Un aumento di pena rispetto al primo grado è stato chiesto anche per gli altri 13 imputati accusati, a vario titolo, di favoreggiamento, falso, truffa. Per uno di loro che era stato assolto sono stati chiesti 10 mesi.


Le altre richieste fatte dal pg Ezio Castaldi e dal pm della Spezia Luca Monteverde variano da un minimo di 9 mesi a un massimo di 3 anni e 6 mesi di reclusione. Tra gli imputati figurano imprenditori, consulenti del Parco, ex funzionari regionali e ex dipendenti comunali. L'indagine della squadra mobile spezzina denominata Mani unte portò a scoprire una sorta di mala gestio dei fondi comunitari per il Parco delle Cinque Terre e all'arresto, nel 2010, di Bonanini e di altre 13 persone.


Secondo l'accusa a Riomaggiore esisteva un sistema di potere che amministrava la cosa pubblica in modo arbitrario. La polizia scoprì fondi comunitari e statali chiesti per sanare i danni provocati dal maltempo del 2004 e non completamente utilizzati, falso ideologico per protocollazioni definite 'originali' di atti amministrativi, episodi di falso ideologico sempre riferiti alla richiesta di fondi e altri reati considerati minori.