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L'ex candidata sindaco: "Grave mettere in dubbio la democrazia online"
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 "Aspetto che Grillo mi chiami per spiegarmi questa decisione. Siamo choccati da questa improvvisa fermata di una procedura democratica che aveva concluso il suo iter": così Marika Cassimatis commenta la decisione di Beppe Grillo di non concederle l'utilizzo del simbolo M5s dopo l'elezione a candidata sindaco attraverso le 'comunarie' onkline. "Sono in attesa di capire i fattori nuovi intervenuti per questa decisione. Aspetto che Grillo mi spieghi. Genova si è espressa in modo democratico".

"Sono una attivista già candidata alle elezioni europee e regionali e la presentazione della mia candidatura è avvenuta più di un mese fa. Se c'erano obiezioni potevano dirlo prima", ha aggiunto Cassimatis. "Grillo contesta la lista di chi mi ha votato, io non li conosco neppure tutti. In nome della trasparenza mi aspetto che mi si dica quali sono gli elementi che hanno portato a questa decisione", ha aggiunto Cassimatis.

"Mettere in dubbio una votazione democratica on line - attacca - punto cardine del MoVimento 5 stelle, è un fatto molto grave.
Stiamo aspettando di capire il perché. Un episodio così non era mai accaduto. Genera insofferenza nella base. La trasparenza è un nostro cardine, così viene meno".

"Ero già in campagna elettorale, il mio nome era già sul blog come candidata sindaco
per Genova. Quanto avvenuto lascia molto perplessi. Io non chiamo Grillo, il riferimento è lo staff. È lo staff che controlla. Sono disponibile a un confronto, se avranno qualcosa da chiedere, ma sono loro che dovranno farmi vedere quali sono gli elementi contestati", continua.