Sotto accusa ora non ci sono solo il rispetto dei limiti di velocità e il comportamento dei camionisti. Perché quel tratto, parte di un'autostrada già oggetto di denunce in Commissione trasporti per il mancato rispetto delle norme di sicurezza europee, è già stato teatro di incidenti che sembrano uno la replica dell'altro. La sequenza di date è impressionante: 2 giugno, 4 ottobre, 14 dicembre 2016. Poi tre giorni filati in un fine marzo che si è colorato di sangue. E quel cantiere, unito a una giornata di traffico intenso col solito passaggio di tir, adesso è nell'occhio del ciclone.
Sull'incidente di domenica si indaga per omicidio colposo plurimo. L'autista del camion, il romeno Ilim Bildan, 44 anni, è stato arrestato sebbene negativo al test per alcol e droghe. Sotto esame la velocità del tir in un tratto dove vigeva il limite dei 60 km/h, che pare fosse sostenuta o quanto meno non adeguata alla situazione: presenza del cantiere, curva e asfalto bagnato. "I rilievi fanno pensare ad un'alta velocità. potrebbe non aver rallentato in modo adeguato", dice il magistrato.
Al momento è in stato di arresto nel carcere di Genova Marassi. L'interrogatorio è stato fissato per mercoledì. "Lui e tutta la sua famiglia sono ovviamente sconvolti - spiega il suo difensore Gian Maria Gandolfo - anche perché si è trattato di una tragica fatalità. Non c'è stata alcuna imprudenza da parte del mio assistito. Quel tratto è pericoloso, cinque camion ribaltati negli ultimi 9 mesi lo dimostrano". Il pm assegnerà a un perito l'incarico di ricostruire nel dettaglio la dinamica della tragedia. Previsto anche un incontro con il medico legale: una formalità, dato che non sussistono dubbi sulle cause della morte degli operai travolti dal camion.
Ma attenzione è stata posta anche sulla decisione della società Autostrade di far circolare il traffico su due delle tre corsie nonostante la presenza del cantiere che era stato allestito per riparare i danni causati da un altro incidente con dinamica simile, avvenuto sabato. "Stiamo accertando l'eventuale sussistenza di profili colposi". Autostrade aveva deciso di far svolgere i lavori in cantiere riducendo da due a una le corsie chiuse, in previsione dell'aumento di traffico.
Le accuse al gestore della rete non finiscono qui. "Qui ci sono delle responsabilità ben chiare al di là degli aspetti formali, responsabilità nella sostanza - spiega Fabio Marante, segretario regionale Fillea-Cgil, la sigla che rappresenta il comparto edile - La committenza, Autostrade per l’Italia, si è subito premurata di dire che il cantiere era segnalato. Ma qui non si tratta di segnalarli. Certi cantieri devono essere isolati dal traffico o in alternativa devono essere effettuati con l’autostrada chiusa, se vogliamo fare i lavori in sicurezza ed evitare che a pagare le conseguenze sia esclusivamente il mondo del lavoro".
LA TESTIMONIANZA DEL COLLEGA: "NOI, SEMPRE A RISCHIO" (Ascolta la telefonata)
Il 18 ottobre 2016 un altro operaio moriva sulla A12 travolto da un'auto guidata da un uomo ubriaco e sotto l'effetto di droghe. Per Marante "bisogna sacrificare il profitto di Autostrade per l’Italia, perché chiudendo dei tratti ci saranno sì disservizi e disagi, e per quello noi proponevamo chiusure notturne, ma almeno in quel caso diminuiremmo il rischio che quei cantieri diventino luoghi di morte".
Dito puntato anche sulle caratteristiche strutturali di un'autostrada che non ha alternative: pericolosa, dicono tanti utenti che la percorrono abitualmente. Curve fuori raggio, corsie strette e manca quella di emergenza. "La Savona-Genova non rispetta le norme di sicurezza dell'Unione Europea, sono anni che lo dico ma nessuno si occupa mai della Liguria", tuona il senatore ligure Maurizio Rossi al termine di una giornata di passione. "Chi gestisce le autostrade in Liguria lo fa in maniera superficiale. Sono in grado di sopportare certi traffici? Perché da 50 anni non si fanno lavori di adeguamento? Devono avvenire altre tragedie per rendersi conto di questo?"
L'INTERVENTO | Rossi: "Quell'autostrada non è a norma di sicurezza"
L'assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone ha chiesto un tavolo di monitoraggio e verifica con tutte le concessionarie autostradali per "verificare quali sono i punti critici, la statistica degli incidenti e cercare di fare in modo per quanto possibile che disgrazie come quelle di ieri possano essere evitate". Lo ha detto Giovanni Toti, governatore della Liguria.
Intanto sono stazionarie le condizioni dei due feriti gravi. L'operaio ricoverato all'ospedale San Martino di Genova è ancora in rianimazione in coma farmacologico, dice il direttore sanitario Giovanni La Valle. "Dagli accertamenti ortopedici non sono state evidenziate fratture agli arti, inferiori e superiori, e il trauma toracico non ha comportato conseguenze. Confermata la frattura allo zigomo. Oltre alla sindrome da schiacciamento, il paziente ha patito uno stato di ipotermia legato al contatto con i prodotti ittici congelati", che trasportava il tir. Resta in coma all'ospedale di Pietra Ligure anche l'altro operaio che pure ha subito un trauma toracico e altre fratture.
VIDEO | Il disastro dopo l'incidente
FOTO | La scena dall'alto | I mezzi accartocciati
SOTTOSCRIZIONE PER LE VITTIME - Cgil, Cisl e Uil ha promosso una sottoscrizione volontaria per sostenere i familiari di due operai morti sulla A10, travolti da un tir mentre erano al lavoro in un cantiere. La sottoscrizione equivale a due ore di retribuzione. Nell'esprimere cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti, i sindacati ribadiscono "l'impegno quotidiano teso ad aumentare il livello di sicurezza, elemento indispensabile e di garanzia per tutti i lavoratori che gravitano su Autostrade e per tutti i clienti".
MORTI E FERITI - Le due vittime si chiamano Antonio Gigliotti, 44 anni, di Rocchetta Tanaro (Asti) e Giovanni Casaburi, 53 anni, originario del Salernitano e residente a Ovada (Alessandria). Sono stati gli agenti della polizia stradale ad avvertire del decesso le famiglie dei due operai. L'intera squadra proveniva dal Basso Piemonte e aveva appena dato il cambio ai colleghi. Risultano poi altri quattro feriti più lievi, portati al San Paolo di Savona. Quasi illesi gli occupanti dei mezzi coinvolti: i due romeni a bordo del camion, che porta targa spagnola, se la sono cavata con poche ferite. A bordo dell'auto c'era una coppia di Borghetto Santo Spirito, Osvaldo Entradi e Orietta Noli: l'uomo è stato portato in ospedale per un problema al cuore.
LIGURIA TAGLIATA A META' - Ancora una volta un incidente spacca in due la Liguria. Ieri come oggi nello stesso punto e viene da riflettere seriamente su quel tratto di autostrada. Ma ancora una volta riemerge il tema di una regione in carenza di infrastrutture. Un treno che deraglia, come nel caso di tre anni fa ad Andora, una frana sull'Aurelia, come nel caso di un anno fa ad Arenzano sono eventi diversi tra loro che in assenza di vere alternative rendono la regione fragile e difficile da raggiungere.
Subito dopo l'incidente anche su facebook chi commenta la notizia mette in evidenza la vetustità dell'autostrada A10 teatro dell'incidente. "Non facciamo polemiche inutili - scrive Cristina - La A10 è pericolosa,stretta,con brutte curve e senza quasi mai corsia di emergenza.Occorre assolutamente il tutor. Tutti possono essere colpevoli,auto che sfrecciano a velocità folli e tir che sorpassano".
C'è chi mette in evidenza come l'autostrada in alcuni tratti sia addirittura a tre corsie e quindi non così stretta, ma Adriano si affretta a precisare che sono tre corsie meno larghe del consenito. Sempre Adriano ricorda poi che "Quella carreggiata è stata fino agli anni 70 a doppio senso di marcia, prima che venisse completato il raddoppio Pegli-Albisola, ma all'epoca c'era traffico inesistente se paragonato ad oggi e sicuramente più educazione stradale da parte di tutti".
Gian Franco Barabino interviene da persona del mestiere: "Ho 60 anni e faccio l'autista da 40. Sulla tratta ligure di tutte le autostrade limite a 50 orari per mezzi pesanti... Solo così puoi fare fronte con 44 tonnellate di mezzo ad un eventuale imprevisto".
IL SINDACO DI OVADA: PROBLEMA SERIO - "Li conoscevo soltanto di vista, ma si rimane comunque stupiti e sconcertati quando le persone perdono la vita sul posto di lavoro, qualunque sia la causa". Il sindaco di Ovada, Paolo Giuseppe Lantero, commenta così la morte dell'ovadese Giovanni Casaburi e di Antonio Gigliotti, i due operai travolti- "Quanto successo pone ancora una volta l'accento sul problema della velocità dei mezzi, che come sindaci ci troviamo ad affrontare anche nelle nostre realtà", aggiunge il primo cittadino rivolgendo un pensiero alle famiglie e il cordoglio della città per questa tragedia improvvisa".
LA SOLIDARIETA' DI TOTI - "Vicino alle famiglie delle vittime dello spaventoso incidente sull'A10. Bisogna lavorare insieme per dare alla Liguria autostrade più sicure". Lo scrive su Twitter Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria. Sono in molti, anche sui social, a denunciare la mancanza di sicurezza su quel tratto di autostrada, tra curve pericolose, sorpassi azzardati e la mancanza di un tutor che faccia da deterrente.
IL COMMENTO
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