“Devono cambiare le linee guida per i cantieri stradali. Serve una mappatura specifica sulla Liguria”, spiega Salvatore Teresi di Filca-Cisl. Le loro sono proposte concrete e attuabili: “Non vogliamo più vedere birilli per segnalare i cantieri, servono i new jersey. Non possiamo controllare la velocità o impedire un malore alla guida, ma una barriera può salvare la vita”, dice Teresi.
E ancora: telecamere e controlli per far rispettare i limiti di velocità e punire i trasgressori, ridurre sistematicamente le corsie da tre a una se ci sono lavori in corso, sostituire gli sbandieratori umani con sbandieratori meccanici. “Gli strumenti ci sono – assicura Fabio Marante, segretario Fillea-Cgil – a Genova nel 2015 è stato siglato un protocollo prefettizio, vogliamo farlo applicare ed estenderlo a tutta la Liguria”.
Obiettivo Prefettura, dunque, per chiedere un coordinamento nazionale che si faccia promotrice di queste esigenze nei confronti del Ministero dei trasporti. “Ovviamente un interlocutore è la società Autostrade, che in questi casi è committente dei lavori – spiega Roberto Botto, segretario Feneal-Uil Liguria – sappiamo che la A10 è datata, inadeguata e pericolosa, ma al momento dobbiamo tenercela”. Ipotesi chiusura totale durante i cantieri? “Provocherebbe grandi disagi. Basterebbe circolare su una sola corsia. Meglio qualche ora di coda che piangere dei morti”.
IL COMMENTO
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