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Ad agosto sopralluogo del manager Britton: ecco cosa va sistemato
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Il 1° agosto il super manager di Disney Cruise Line, Paul Britton, sarà a Genova. Dovrà verificare che tutto sia pronto per i tre scali che la ‘Disney Dream’, nave da crociera della compagnia americana, farà in città nel 2018. Lo ha annunciato Edoardo Monzani, amministratore delegato di Stazioni Marittime, durante il primo faccia a faccia di ‘Genova D-Day 11 giugno’ in onda su Primocanale. “Genova è considerata una città attrattiva per questi passeggeri – ha spiegato Monzani – e la Disney vuole fare una prima simulazione dei percorsi che i bambini faranno. In quei giorni sarà necessario aumentare il presidio delle forze dell’ordine”.

In tutto arriveranno in città 10 mila persone. Una bella prova per Genova, appena uscita dal lungo ponte pasquale che ha portato in città 70 mila turisti compresi quelli delle crociere. Operatori soddisfatti, anche se resta molto da fare. Priorità? Guidare il visitatore nella selva urbana. “I passeggeri che non seguono i tour organizzati – spiega Monzani – si incamminano verso il Porto Antico. Che ci vorrebbe a fare un collegamento con piastrelle nuove, magari colorato, che porti alle attrazioni delle città? Si tratterebbe solo di aggiustare le strade per 5-6 chilometri e rendere la città più piacevole”.

E ancora, mancano cartelli chiari per raggiungere il terminal traghetti, oltre che un pannello visibile per indicare la metropolitana a chi esce dalla Stazione Marittima. Il parcheggio dell’Acquario in piazzale Kennedy funzionava, ma era mal segnalato. “In piazza delle Vigne c’è un albergo a quattro stelle, ma basta prendere via Maddalena per sbaglio e ci si trova in tutt’altro spesso”, nota Lorenzo Bagnara, noto commerciante di via Garibaldi.

Lacune che non ci si potrà permettere quando in città arriveranno migliaia di famiglie americane, molte delle quali per la prima volta a Genova. “Non c’è attenzione per i dettagli – ribadisce Alessandro Cavo di Fepag-Ascom – sembra che Genova viva per la prima volta questa avventura nuovissima del turismo, mentre non è così”. Tra le altre necessità emerse, quella di avere più bagni pubblici. “I turisti non possono essere costretti a prendere un caffè per fare pipì”, dice Monzani.