
Richieste o proposte apparentemente insospettabili nascondono infatti vere e proprie trappole. I due trucchi più comuni sono quello del bollettino di pagamento precompilato con i dati aziendali con cui il mittente finge di essere il soggetto cui il versamento è dovuto e quello del modulo precompilato.
Su sito internet rivlig.camcom.gov.it sono elencate le casistiche più frequenti di false richieste e comunicazioni ricevute dalle imprese. E' inoltre disponibile sul sito dell'Agcom il vademecum anti-inganni "Io non ci casco!".
IL COMMENTO
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri
Leonardo, Fincantieri e la guerra: l'etica non può essere solo italiana