
La conferma che si trattava di corrieri della droga "ovulatori" è arrivata dalla robusta fascia elastica indossata per comprimere il ventre ed evitare quanto possibile ogni movimento degli ovuli. Gli ingoiatori si sottopongono a procedure durissime, "quasi delle torture", come riferisce il capo della squadra mobile di Genova Marco Calì, "con tanto di lungo digiuno preparatorio per evitare l'entrata in azione dei succhi gastrici che possono danneggiare gli ovuli". Gli ovuli vengono assunti insieme ad un pastone liquido che aiuta ad ingerire le confezioni composte da speciale nastro adesivo termosaldato. "L'obiettivo è stipare un numero più elevato possibile di ovuli nell'intestino - spiega ancora Calì - tanto che gli ultimi ovuli vengono letteralmente conficcati a pressione dalla bocca nell'esofago del corriere. Chi trasporta queste confezione di droga nell'intestino rischia, in caso di rottura degli ovuli, di essere ucciso da un'overdose di droga."
IL COMMENTO
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