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"Sì a collegi piccoli o preferenze"
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"Rispetto le primarie del Pd come esempio di democrazia, però il calo di entusiasmo e numeri dimostrano che la carica di novità di Renzi è in declino. E Grillo, a partire dai guai delle liste a Genova, comincia a confrontarsi con la realtà. Quindi il centrodestra sia più responsabile che mai e si interroghi su forme nuove per stare insieme". Per il governatore della Liguria Giovanni Toti, intervistato dal Corriere della Sera, "oggi il centrodestra ha la sua grande opportunità di unirsi e così mandare all'aria il derby Renzi-Grillo: evolva al più presto in una forma di aggregazione nuova con un programma nuovo".

"Se sapremo unirci, potremo offrirci come il vero baluardo antigrillino", dichiara Toti, secondo cui non si tratta di rinunciare a una parte della propria identità. "Parlerei piuttosto di messa a fattor comune, in un contenitore più grande, delle diverse identità". Il Nazareno bis, rimarca, "sarebbe la strada peggiore per il Paese e darebbe un vantaggio incredibile al grillismo".

In merito alla scelta del leader, "è ovvio che tutti devono essere disponibili al confronto. È l'inizio di un percorso, la leadership non è la questione centrale ma il traguardo", dice Toti, che ribadisce il proprio sostegno alle "primarie normate per legge, uguali per tutti". Sulla legge elettorale, Toti sostiene un premio alla lista "non abnorme che tenga conto di un criterio di proporzionalità. Poi: o collegi piccoli, o preferenze; le liste bloccate sono ormai indigeste all'opinione pubblica".
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