Buona la prima. Quella del Partito Democratico, che si è dato appuntamento in via Fieschi per un incontro (conoscitivo, anche se si conoscono già bene) tra i consiglieri eletti e rieletti. Alla riunione hanno preso parte nuovi e vecchi esponenti dem: Armando Sanna, Davide Natale, Roberto Arboscello ed Enrico Ioculano (già presenti nella scorsa legislatura ndr), ai quali si sono aggiunte le new entry Katia Piccardo, Federico Romeo, Simone D'Angelo e Carola Baruzzo.
Partire dai temi
Al centro - fanno sapere dallo staff del partito -, si sono affrontati i temi legati a sanità, lavoro, ambiente, territorio, su cui si concentrerà l'attività politica del gruppo "per una regione che guarda all'interesse di tutti i liguri e non solo a quelli di pochi". Almeno non ufficialmente si è parlato di spartizione di ruoli, che in consiglio regionale sono tre: la vicepresidenza del consiglio, il capogruppo del Pd e il vicecapogruppo. Per il primo è uscente Armando Sanna, forte delle oltre 8 mila preferenze ottenute, ma dovrà vedersela, da quello che si vocifera, con Katia Piccardo e Roberto Arboscello. Per il ruolo di capogruppo in consiglio regionale sono molto alte le quotazioni del segretario regionale Davide Natale. Sullo sfondo Simone D'Angelo, segretario metropolitano di Genova, che ha ufficialmente annunciato che lascerà il consiglio comunale (al suo posto pronta a entrare Vittoria Canessa ndr), e che ha da subito ribadito l'intenzione di intraprendere la nuova avventura come "semplice" consigliere regionale. Il clima che si è respirato nelle stanze del Pd era almeno apparentemente sereno, si è parlato di opposizione e di metodo, in attesa che la sfida diventi ufficiale, a partire dal 26 novembre. Data in cui dovrebbe andare in scena il primo consiglio regionale.
Andrea Orlando parla da leader dell'opposizione
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Presente, in videocollegamento, il deputato Andrea Orlando, che è intervenuto direttamente da Madrid, dove si trova per prendere parte al "Congresso Internazionale del Lavoro, verso una Internazionale del Lavoro" organizzato dal Ministero del Lavoro e dell'Economia sociale del governo di Spagna. Orlando non ha sciolto le riserve, relative alla sua permanenza o meno in Liguria, ma ha parlato da leader dell'opposizione, invocando un'azione politica forte fin da subito. "È necessario darsi un metodo, puntando sui temi cardine (quelli che sono stati portati avanti in campagna elettorale ndr)", avrebbe indirizzato la truppa dem Orlando. L'ex ministro, una volta preso parte al primo consiglio regionale, avrà a disposizione un mese per decidere se restare o cedere il posto (al candidato non eletto Cangiano ndr). Insomma, il Pd e l'opposizione potrebbero trovare sotto l'albero di Natale il dono, o meno, di Andrea Orlando.
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