"Chi è nato in Italia, studia in Italia, è italiano", ha detto dal palco il presidente del Senato, Pietro Grasso, dal palco della manifestazione. "Sono qui - ha sottolineato - per difendere la Costituzione". "E' il momento che l'Europa diventi più equa e solidale", aggiunge.
In testa al corteo Emma Bonino e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Con loro sotto alla striscione della manifestazione anche il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Tra le personalità che sfilano c'è Maurizio Landini il segretario della Fiom, il deputato del Pd Emanuele Fiano. In corteo ha sfilato anche un gommone simbolo del viaggio che affrontano i migranti per arrivare sulle coste italiane. "Con la solidarietà e l'accoglienza - ha detto Sala - ci sarà giustizia". "Io voglio essere il sindaco di una città - ha continuato - che pensa a crescere e pensa ogni giorno a diventare migliore e più bella, ma questo successo non può che essere associato alla solidarietà". Il sindaco ha poi spiegato che ci devono essere "diritti per chi arriva e diritti per chi è già qua da tempo - ha concluso - le due cose si possono fare insieme. Da cittadino e da sindaco non vorrei stare in una città troppo cinica che pensa solo a se stessa".
Militanti dei centri sociali hanno contestato il Pd nel corso del corteo pro-migranti che sta svolgendo a Milano. Attimi di tensione si sono registrati all' altezza di piazza della Repubblica, dove un gruppo di militanti di diversi centri sociali hanno chiesto urlando l'allontanamento dell'assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza, dal corteo. I contestatori hanno definito lo spezzone del Partito Democratico "la peggior destra", ripetendo che la presenza del Pd è fuori luogo poiché sostiene la legge Minniti-Orlando. I momenti sono durati alcuni minuti. Sono volati insulti e qualche spintone, ma senza che le forze dell'ordine fossero costrette a intervenire è poi tornata la calma e la contestazione è cessata.
"Andiamo oltre" l'episodio avvenuto alla Stazione centrale "e collaboriamo con questore e prefetto. Fuori dalla stazione ci sarà più controllo, controllo serrato e costante", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, partecipando alla marcia. "Ovviamente mi dispiace per quello che è successo dopo - ha detto riferendosi alle polemiche politiche -. I servitori dello stato faranno la loro parte e io la mia".
IL COMMENTO
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