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Il conduttore di Porta a Porta: "Sono un artista, non tagliatemi la paga"
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Dopo l'attacco al cda Rai di Bruno Vespa, che chiedeva di non vedersi decurtato lo stipendio in quanto sottoposto a contratto da artista e non da giornalista, ecco la lettera aperta di un dipendente Rai che si qualifica come 'artista' appartenente all'associazione Rai Bene Comune.

Spett.le Bruno Vespa, parlando di artisti mi capita spesso di sentirne e vederne molto bravi e preparati. Purtroppo per molti di loro, per quanto bravi siano, non potranno mai vivere con uno stipendio. Io, da artista, mi ritengo fortunato perché da 35 anni prendo lo stipendio da questa nostra grande Azienda che ha fatto la Storia di questo nostro Bel Paese. Ho vinto un concorso e ho sempre continuato a studiare per svolgere al meglio la mia professione.

Dopo 35 anni di Rai il mio stipendio si aggira intorno ai 2000 euro al mese. Per arrivare al Suo di un anno non basta tutta la mia vita. Anche gli stipendi di altri artisti in Rai siano essi scenografi, disegnatori, registi, ballerini, artigiani ecc.ecc. ecc., non arriveranno mai, in una vita, a quel Suo stipendio.

Allora la smetta di dire banalità sul suo essere artista e abbia rispetto di chi non ha il lavoro; l'ha perso; guadagna poco oppure si accontenta di quello che riceve. Naturalmente questa lettera vale anche per tutti i Suoi Colleghi "Artisti" che continuano a lamentarsi.