economia

Scontro su aumento di capitale e piano industriale. Apollo chiede 200 milioni di danni
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Il socio di maggioranza di Banca Carige, Vittorio Malacalza, ha deciso di sfiduciare l'ad Guido Bastianini. È quanto trapela al termine del consiglio di amministrazione dell'istituto genovese. A quanto sembra il motivo riguarda i tempi dell'attuazione del piano industriale, da accelerare, e i costi delle operazioni di dismissione dei crediti deteriorati e di aumento di capitale, per il quale sono stati chiamati tre advisor con delega a Bastianini.

Malacalza si è detto anche pronto a lasciare l'istituto. Si legge nel comunicato: "Il Vice Presidente ha sottoposto le sue considerazioni all’esame del Consiglio di Amministrazione, preannunciando che, ove la propria posizione non fosse ampiamente condivisa dal Consiglio stesso, riterrà opportuno dimettersi dai propri incarichi di Vice Presidente e di Amministratore della Banca.

Si parla di una rottura "difficilmente sanabile" tra Malacalza e Bastianini. È stata stilata una lettera di sfiducia sulla quale il 9 giugno si dovrà confrontare un nuovo consiglio di amministrazione convocato appositamente. Non si esclude che Bastianini possa dimettersi prima del voto sulla sfiducia, magari già nelle prossime ore. Al suo posto potrebbe essere nominato un nuovo Ad ma non si esclude la possibilità che a Genova arrivi un commissario. Il passaggio fondamentale resta al momento la riunione del Cda del 9 giugno chiamato a decidere sulla proposta di sfiducia.

Il consiglio di amministrazione di Banca Carige avrebbe anche dato il via libera alla vendita della prima tranche di crediti deteriorati da 950 milioni che sarà ceduta tramite garanzie statali, Gacs.

Il fondo Apollo ha chiesto a Banca Carige danni per oltre 200 milioni. Il Cda, spiega in una nota la banca, "è stato informato circa le pretese risarcitorie" del fondo americano e degli ex vertici. La banca elenca gli importi nel dettaglio: Cesare Castelbarco Albani, ex presidente, chiede a Carige 12.500.000 euro, Piero Luigi Montani, ex ad, 15.000.000, Amissima Vita e Amissima Assicurazioni 62.400.000, Amissima Holdings, Apollo Global Management, Apollo Management Holdings, Apollo Management International 201.800.000 di euro.

I vertici dell'istituto genovese hanno informato i consiglieri di amministrazione del fatto che "secondo i legali incaricati dalla banca le domande" risarcitorie "sono infondate". Carige, per prima, ha avviato una causa contro gli ex vertici della banca e il fondo americano Apollo, riguardo la cessione delle compagnie assicurative, in cui l'istituto sostiene di avere subito danni e chiede perciò risarcimenti milionari.