
Le indagini sono state affidate alla polizia ferroviaria del capoluogo ligure perché le due imprese lavoravano anche per le ferrovie. L'inchiesta era nata dopo la segnalazione delle due società che avevano notato gli strani ammanchi. Le indagini proseguono per risalire ai ricettatori a cui i sette (difesi dagli avvocati Alessandra Baudino, Raffaele Caruso, Alessandro Sola e Pietro Berruti) avrebbero rivenduto il materiale sotto banco.
IL COMMENTO
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