cronaca

Il concorso indetto da Asl 2, Asl 3 e Asl 4
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C'è persino una donna incinta, sfinita, su una panchina, con accanto il marito che le fa aria, arrivata da chissà dove. Come gli altri diecimila mal contati che stamani si sono ritrovati alla Fiera del Mare di Genova, padiglione di Jean Nouvel, per partecipare al concorsone per cento posti da infermiere bandito da Asl 2, Asl 3 e Asl 4.

Che sia una giornata particolare, un genovese lo capisce arrivando nel posteggio di piazzale Kennedy, di solito deserto e oggi preso d'assalto da centinaia di auto. C'è un'auto della polizia municipale a presidiare, il servizio di accoglienza nel gabbiotto all'ingresso, cartelli che smistano, a seconda della Asl scelta per il concorso.

Ma soprattutto ci sono tante storie, di ragazzi mediamente giovani, arrivati da tutta Italia: "E' il quattordicesimo concorso che provo - dice un uomo non più di primo pelo, arrivato dal Sud - e prima o poi chissà". "Io stamani alle 5 ho preso il primo traghetto dall'isola d'Elba ed eccomi qua, in coda, e speriamo che vada bene, questa volta".

Ci si commuove quasi a vedere questa marea umana che si è messa in viaggio da ogni dove del Paese, spendendo soldi, forze e speranze per un agognato posto di lavoro pubblico. Alla faccia di chi dice che i giovani non si sbattono per cercarlo, che non vogliono spostarsi, che vogliono stare a casa. Oggi questa fettina di Genova è una grande fetta di umanità, quella di chi ancora sogna il posto fisso e pubblico. O semplicemente uno stipendio regolare, nell'era del "sono passati i tempi, oggi bisogna essere flessibili e smart ecc..".