cronaca

Il patrocinio gratuito agli imputati viola le competenze dello Stato
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La legge della Regione Liguria del 5 luglio dell'anno scorso, con cui la Regione stessa si fa carico delle spese processuali dei cittadini che vengono incriminati per eccesso di legittima difesa dopo aver reagito ad una aggressione, viola l'articolo 117 della Costituzione nella parte che attribuisce allo Stato competenza esclusiva nella materia "ordine pubblico e sicurezza". Lo ha stabilito la Consulta.

In particolare, la disposizione impugnata dal presidente del Consiglio stabilisce che "la Regione prevede il patrocinio a proprie spese nei procedimenti penali per la difesa dei cittadini che, vittime di un delitto contro il patrimonio o contro la persona, siano indagati per aver commesso un delitto per eccesso colposo in legittima difesa, ovvero assolti per la sussistenza dell'esimente della legittima difesa". Secondo la Corte costituzionale, la disposizione in questione non interferisce con la materia "ordinamento penale", perché "la disposizione non incide su fattispecie penali, non modifica i presupposti per l'applicazione di norme penali, non introduce nuove cause di esenzione dalla responsabilità penale, né produce effetti sanzionatori ulteriori conseguenti alla commissione di un reato": però si ripercuote sulla materia "ordine pubblico e sicurezza".

"Attraverso regole che incidono sul patrocinio nel processo penale, la norma risulta, infatti - scrive la Corte - funzionalmente servente rispetto a scelte in tema di sicurezza, per le quali le Regioni non hanno competenza". La Consulta sottolinea che "è qui in questione la concessione di un sostegno economico ai cittadini che, vittime di un delitto contro il patrimonio o contro la persona, affrontano un procedimento penale con l'accusa di aver colposamente ecceduto i limiti della legittima difesa. Tale concessione è manifestazione di un indirizzo regionale in tema di prevenzione dei reati e di contrasto alla criminalità, materia che la costante giurisprudenza di questa Corte ha sempre considerato riservata allo Stato".

"Attraverso il sostegno economico nel procedimento e nel processo è, infatti, incoraggiato (o non scoraggiato), in ambito regionale, il ricorso alla 'ragion fattasi'", conclude la Consulta, dichiarando - per questa parte - l'illegittimità costituzionale della legge della Liguria.

“Dopo aver approvato una legge sulla legittima difesa totalmente inadeguata, questo governo è riuscito anche nell'intento di bloccare, impugnandola, la legge di Regione Liguria, che prevedeva l'aiuto a chi si difendeva, vittima di violenza: un capolavoro. Mentre si approva lo Ius Soli e si salvano le banche, chi si difende in casa o nel proprio negozio non ha diritto a essere aiutato dalla Regione. Tutto questo è assurdo e ingiusto!”, commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in merito alla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge regionale 11/2016 relativa al patrocinio legale gratuito a spese della Regione Liguria per le vittime di reato, indagate nell’ambito di procedimenti penali per aver commesso un delitto per eccesso colposo di legittima difesa. La norma era stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio.

“La decisione di impugnare la legge regionale ligure da parte del Governo – aggiunge la vicepresidente della Regione e assessore alla Sicurezza Sonia Viale - è stata una scelta politica. La stessa legge in Lombardia non è stata impugnata ed è vigente. Questo governo – conclude - è sempre dalla parte di Caino e mai da quella delle vittime. Speriamo vada a casa presto”.