Ci sono volute quattro ore prima di riaprire la A12 dopo un incidente mortale avvenuto poco dopo il casello di Brugnato, sabato pomeriggio alle 18.30, in direzione La Spezia.
Il primo fatto è il terribile schianto, tragico incidente nel quale un motociclista ha perso la vita. Sulle cause saranno le forze dell'ordine a dare una spiegazione, se mai ci può essere, a una vita che finisce sul selciato di un'autostrada.
Oltre alla tragedia però non si può non raccontare cosa siano state quelle quattro ore durante le quali sono mancate informazioni agli automobilisti intrappolati nelle lunghe gallerie della Val di Vara, a quelli che sono entrati in autostrada, per esempio a Carrodano, magari di rientro dalle Cinque Terre, che potevano decidere di non superare il casello se solo avessero saputo che si sarebbero imbattuti in un sabato sera da incubo.
"Autostrada chiusa, uscita obbligatoria a Brugnato" è l'unica cosa che hanno letto sui cartelli luminosi, ma agli automobilisti sarebbe potuto interessare che arrivare fino a Brugnato era impossibile. Che era meglio uscire a Sestri, Deiva, Carrodano, magari per un pasto, in attesa di poter ripartire.
Appare forse ancora più allucinante che la Salt, Societa concessionaria che gestisce il tratto di A12 tra Sestri Levante e Livorno (che fino alla Spezia è il più caro d'Italia) non abbia saputo in quattro ore (quattro!) organizzare uno scambio di carreggiata per consentire la circolazione del traffico a senso unico alternato nella corsia nord, non interessata dall'incidente.
Ero fra gli sfortunati automobilisti incolonnati, provo a non farmi condizionare - nel resoconto di questo sabato sera - dalla personale vicenda che mi ha provocato disagi che fanno purtroppo parte della vita da pendolare. Ma scambiando qualche parola con le altre persone in coda ho trovato molti più infuriati di me: ho incontrato una donna che ha provato a lamentarsi telefonando alla Salt (VIDEO) si è sentita rispondere che sono state assicurate informazioni e assistenza. Chi c'era sa che non è stato così.
Ho incontrato vacanzieri convinti che la Liguria è tanto bella quanto malservita. Ho incontrato un padre separato che aveva promesso al figlio, dopo una lunga settimana di lavoro, una cena e un sabato sera tutto per lui.
Ho incontrato anche un gruppo di ragazzi che sperava di trascorrere una serata all'outlet di Brugnato per ascoltare Michele Zarrillo, ma era già proiettato all'esibizione in programma a Shopinn sabato prossimo quando toccherà a Marco Masini. Pensavano a lui non soltanto perché questo sabato sera non sarebbero arrivato in tempo, ma soprattutto perché i ragazzi avevano in testa - dopo una serata così - il titolo di uno dei più celebri successi cantautore toscano, del '93.
cronaca
Il disastro Salt e il sabato sera da incubo nell'autostrada più cara d'Italia
Quattro ore intrappolati in A12
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