
"Sarà una lotta basata su criteri moderni - specifica Bucci - incluso prevedere l’accesso mediante una sola porta e non più tre. Faremo alcune modifiche". Dunque il Comune sta pensando di ispirarsi a molte città europee e non solo, dove il biglietto si paga o si convalida salendo sul veicolo attraverso un tornello o un altro sistema di controllo. Altro che bigliettaio, insomma: una vera rivoluzione per il trasporto pubblico genovese.
Allo studio, naturalmente, ci sono anche le infrastrutture. Bucci conferma che sono stati avviati contatti con Ansaldo per una prossima estensione della metropolitana al San Martino (la giunta Doria annunciò che sarebbe arrivata a Terralba entro il 2017), ma il progetto è creare una rete veloce su ferro sul cosiddetto 'pi greco rovesciato', cioè il litorale e le due vallate perpendicolari. "Questo - dice Bucci - ci consentirà di progettare meglio anche tutta la rete su gomma che dovrà andare fino ai monti".
Rivoluzioni sulle linee dei bus? "Ci sarà sicuramente quando avremo la rete di scorrimento veloce, mentre in questo periodo, che sarà di un anno e mezzo o due, dovremo fare in modo di rivedere qualcosa". Ma Bucci assicura che saranno cambiamenti studiati sulle esigenze degli utenti: "Vorrei che si partisse dai cittadini, non abbiamo ancora verificato cosa pensa la base".
Trasporti urbani e non solo. Perché il sogno resta sempre quello di un collegamento veloce con Milano. Bucci conferma che è possibile: "Stiamo facendo pressione sulle ferrovie per avere un treno da Principe a Rogoredo in meno di un'ora. Ricordiamoci che Genova-Milano sono 130 chilometri, ma Minneapolis Est-Minneapolis Ovest, dove io ho vissuto, sono 150 chilometri ed era tutta città. È possibile".
IL COMMENTO
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