Cronaca

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Si rafforza la scorta per l’arcivescovo di Genova, monsignor Angelo Bagnasco, destinatario, ancora una volta sabato pomeriggio, di una lettera minatoria all’interno della quale erano contenuti anche tre proiettili. Questo l’indirizzo che sembra perseguire la Digos di Genova che domani, in tarda mattinata, durante una riunione tecnica, valuterà l’aumento della scorta. Intanto la linea investigativa sembra confermare l’ipotesi che il mittente sia un mitomane, un emulatore della precedente lettera di minaccia ricevuta da Bagnasco lo scorso aprile. Nessun riferimento a movimenti politici, nessun simbolo, soltanto una firma illeggibile e una minaccia di morte scritta tramite computer e non, come nel caso di Aprile, con ritagli di giornale. La scorta in aumento ma monsignor Bagnasco si dice tranquillo e rasserena i suoi fedeli non cambiando i suoi programmi. Addirittura con i suoi chierichetti scherza e dice di fare, ormai, collezione di pallottole. Anzi, chiede quante ce ne siano in un tamburo per riuscire a farne uno intero. Un clima, quindi, apparentemente disteso. Solo martedì si saprà quali saranno i provvedimenti adottati per la tutela dell’arcivescovo.