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Domenica con il Benevento ci è andata bene, diciamolo, e lo stress di Giampaolo ne è la dimostrazione. Il mister conosce i limiti della squadra, i problemi davanti e dietro. Con abilità comunicativa, che alla Samp non manca, Giampaolo ha rimarcato l'importanza della tifoseria blucerchiata: sembra un modo per dire che la squadra da sola non ce la fa. Che punta sul collettivo, che domenica si è visto non esserci. E la società ha detto che i risultati, di fatto, li deve portare a casa Giampaolo, che è il valore aggiunto, caricando su di lui le responsabilità della stagione.
È ovvio che oggi Giampaolo resti lì, ma è lecito chiedersi per quanto tempo. Dobbiamo pensare che l'allenatore della Sampdoria non sarà disponibile a immolarsi all'infinito per la società e a rovinarsi una brillante carriera. Il calcio lo conosciamo bene: se vinci va tutto bene, in ogni caso, ma se si comincia a perdere i malumori crescono in modo esponenziale. Inoltre le differenze - in termini economici - tra le operazioni di mercato in entrata e quelle in uscita iniziano a far pensare su come venga gestita la società: credo che serva un po' di chiarezza e trasparenza, senza dover aspettare la lettura e l'analisi dei bilanci l'anno prossimo.
IL COMMENTO
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