cronaca

Verso l'ok definitivo, via al project financing
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La svolta sembra davvero vicina. Sono passati quasi sei anni da quando frutta e verdura hanno lasciato Marassi per andare a Bolzaneto. Da allora la Valbisagno ha vissuto due alluvioni e l'ex mercato di corso Sardegna è rimasto intatto nel suo degrado. Ora, però, il progetto definitivo è in dirittura d'arrivo. L'ultima variante, quella chiesta dalla giunta Bucci che voleva più verde e meno volumi costruiti, sta per essere approvata. Non ci sarà un'oasi verde, come tanti speravano, ma nemmeno un super parcheggio multipiano. E i soldi ce li metteranno tutti i privati.

"Il verde piace a tutti, poi però bisogna far quadrare i conti", dice Umberto Solferino, il presidente del Civ locale. Da tempo gruppi di residenti, associazioni e schieramenti politici - Cinque Stelle su tutti - spingevano per la soluzione parco. Aiuole e giardini ci saranno, sì, ma in misura tale da poterli mantenere senza grosse spese. "Sapete qual è il dramma? Che su questo mercato si è sempre cercato di allungare e dibattere - continua Solferino - e nel frattempo il territorio è stato devastato, gli appartamenti sono scesi di valore del 40%, i negozi hanno chiuso e sono stati sostituiti dagli spacciatori. Quello che importa, adesso, è chiudere il cerchio. Poi, se ci sono 10 metri quadrati di verde in più, siamo tutti felici".

La parola magica è 'project financing'. Gli investitori privati dovranno coprire anche ciò che nel conto economico del progetto spetterà alla parte pubblica. In cambio il Comune darà la concessione degli spazi, tenendone comunque alcuni per sé. Così ecco che, accanto alle attività commerciali, saranno previsti un'area gestita dal Municipio per la cittadinanza, edifici per ospitare uffici pubblici, posteggi di pertinenza e un piccolo park coperto. Il progetto, rivisitato per aumentare la quota totale di verde, è ora sottoposto alla discussione tra Tursi e i proponenti (capeggiati dalla società genovese Cosmo Costruzioni Moderne) e dovrebbe essere licenziato a breve. Poi la conferenza dei servizi e quindi il bando pubblico. Se tutto andrà liscio, i lavori partiranno nel 2018. L'unico vincolo è la struttura perimetrale, tutelata dalla Soprintendenza.

I commercianti sognano una rinascita sul modello del Covent Garden londinese, da macello a centro dello shopping di qualità: "È un'occasione unica a Genova, a cinque minuti da Brignole e sulla direttrice per il centro. I giovani, anziché andare solo in piazza delle Erbe, potrebbero venire qua", spiega Giovanni Fontana, farmacista della zona. Al consorzio sono già pervenute alcune manifestazioni d'interesse. "Ci stiamo lavorando da anni - racconta Solferino - ciò che ci interessa è portare la qualità. Penso a un polo per le eccellenze agroalimentari che attiri anche i turisti dei traghetti e delle crociere". Insomma, le ambizioni non mancano. E gli ultimi ostacoli non sembrano più insormontabili.