cronaca

A Genova altri 4 esuberi
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È partita alle 8 della mattina davanti ai cancelli della sede Ericsson l'assemblea dei lavoratori indetta da Rsu dopo la decisione da parte della multinazionale svedese di licenziare altri 67 dipendenti, di cui 4 appartenenti alla sede di Genova. E dopo l'assemblea partirà lo sciopero con il presidio davanti alla sede. I lavoratori sono stati convocati per le 12 in
Regione dall'assessore al Lavoro Gianno Berrino.

"Questa volta l'azienda ha solo cambiato lievemente la forma ma non la sostanza - ha sottolineato la Rappresentanza Sindacale Unita attraverso una nota -. Prima di mandare l'email hanno fatto una telefonata ai lavoratori per annunciare loro il licenziamento. Almeno noi mobilitiamoci a difesa dei nostri diritti, del nostro lavoro" conclude la nota di Rsu.

Vista la nuova comunicazione di licenziamento, che fa seguitro alle altre 61 annunciate a inizio estate, la Slc Cgil ha chiesto un incontro alla Regione Liguria affinché si proceda urgentemente con la convocazione del tavolo con istituzioni locali e Confindustria per affrontare la vertenza e l'emergenza. 

"Vogliamo capire cosa ha intenzione di fare l'azienda - spiega Fabio Allegretti, segretario Slc Cgil - visto che circolano notizie di ulteriori 14mila licenziamenti in tutta Europa. Già la scorsa settimana abbiamo chiesto di riprendere quel tavolo - dice Allegretti - ora sono arrivate altre lettere e non è più tempo da perdere".


Da tempo la multinazionale svedese ha avviato un piano di licenziamento a livello internazionale. Degli oltre 100mila dipendenti circa 14mila sono  a rischio licenziamento. I sindacati manfestano preoccupazione per la mancanza di un piano industriale di sviluppo.

A Genova sono rimasti circa 550 lavoratori a fronte degli oltre 1200 di un decennio fa.