sport

Il tecnico finisce nel mirino della critica dopo il pareggio col Chievo
1 minuto e 37 secondi di lettura
 Il Genoa scivola sempre piu’ giu’. Col Chievo solo un pareggio che lascia al terzultimo posto i rossoblu’ su cui sono piovuti i fischi dello stadio. La squadra di Juric è in profonda crisi di gioco e soprattutto di risultati.



Zero vittorie, 3 se contiamo il girone di ritorno piu’ le cinque partita di questa stagione e tanta confusione se si considera che fin qui il tecnico ha scherato 24 giocatori e cambiato almeno tre moduli tattici. Un primo tempo senza troppe emozioni da una parte  e dell’altra una ripresa piu’ vivace del Genoa dopo l’ingresso di Taarabt. Arriva il gol di Laxalt che pare una liberazione, ma dopo l’ingresso di Rigoni in campo accolto da un boato del pubblico ecco il pareggio dei veneti con Hetemaj. Il gelo. II vecchietti terribili della banda Maran sfiorano addirittura la vittoria mentre il Grifone avanza incerto e a parte una occasione per Pellegri non capita molto dalle parti di Sorrentino.


Società e possibili acquirenti capeggiati dal manager di Sri Group Gallazzi proseguono con la due diligence, Beniamino Anselmi presidente designato in tribuna perplesso mentre Enrico Preziosi riflette davanti alla televisione sul futuro anche del tecnico. Juric sa che nel calcio contano i punti che fin qui sono pochi e all’orizzonte c’è la trasferta difficile di Milano con l’Inter e a seguire ecco un’altra sfida da non sbagliare al Ferraris col Bologna prima della sosta.


Insomma due partite per capire se Juric convincerà tutti quando dice che lui è sereno e che la squadra non puo’ che migliorare soprattutto con il rientro di Izzo e piu’ in là di Lapadula. Ma i dubbi ora sono tanti e solo il campo li puo’ dissipare, altrimenti una scossa ci vorrà anche se tutti gli attori della vicenda sperano che alla fine Juric abbia ragione.