
Banca Carige stima in "circa 37 milioni di euro" i costi connessi all'aumento di capitale e all'operazione di Lme e in "circa 50 milioni di euro" le risorse stanziate nel piano industriale per la gestione degli esuberi. "L'importo - si legge in un documento integrativo predisposto per l'assemblea del 28 settembre su richiesta della Consob - è stato stimato con riferimento all'insieme dei dipendenti la cui data di accesso alla pensione pubblica si colloca tra il 2019 e il 2023, prevedendo accessi al Fondo di Solidarietà di settore negli anni 2018 e 2019".
Banca Carige sottolinea che "qualora anche una sola delle operazioni" del rafforzamento patrimoniale da 1,04 miliardi di euro (che si articola in un aumento di capitale, nella conversione dei bond e nella cessione di asset) "non si realizzasse in tutto o in parte, i requisiti patrimoniali della Banca potrebbero risultare inferiori a quelli indicati dalla Bce, richiedendo pertanto ulteriori misure di rafforzamento patrimoniale ovvero determinando altri interventi da parte dell'Autorità di Vigilanza".
Tra le condizioni poste da Credit Suisse e Deutsche Bank per trasformare il pre-underwriting agreement (accordo di pre-garanzia) in un vero e proprio consorzio di garanzia dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro di Banca Carige è richiesto "l'esito soddisfacente, per ciascuno dei Joint Global Coordinators (Credit Suisse e Deutsche Bank, ndr), del risultato dell'Lme in termini di adesioni", afferma Carige
IL COMMENTO
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