
"La situazione è di stallo - ha spiegato Paola Fachino, Rsu -. Il 5 ottobre il giudice deciderà se concedere o meno il concordato richiesto. Speriamo in una risposta positiva altrimenti non abbiamo futuro". L'azienda non ha ancora licenziato nessuno degli 80 dipendenti diretti tra Savona e Pisa, anche se ha lasciato a casa interinali e contratti a termine.
"Noi ci siamo ancora - prosegue Fachino - ma bisogna vedere quali saranno le sorti dalla Mondomarine che mettono a rischio 600 persone che lavorano nell'indotto". Una situazione complessa visto che l'azienda, fino a poco tempo fa, era in buona salute. "Nel 2015 l'azienda ha festeggiato i cento anni e non ha mai attraversato una crisi come questa. Fino a due o tre mesi fa era piena di commesse - conclude Fachino - Il nostro problema è esclusivamente quello di una crisi finanziaria e nessuno ci vuole dire quale sarà la nostra sorte"-.
"Massima attenzione da parte della Regione Liguria sul futuro dei lavoratori e sulle eventuali manifestazioni di interesse da parte di potenziali investitori, alla luce dell'attuale crescita del settore della cantieristica dimostrata dai risultati positivi del salone nautico di Genova". È quanto è stato espresso dagli assessori regionali allo sviluppo economico Edoardo Rixi e alle Politiche attive del lavoro Gianni Berrino durante l'incontro con i sindacati di Mondomarine. Gli assessori hanno inoltre confermato la partecipazione all'incontro in programma il prossimo 11 ottobre al ministero dello sviluppo economico a Roma.
LA STORIA DELL'AZIENDA - Mondomarine è una società specializzata nella costruzione di yacht di alta gamma in alluminio e acciaio. All'inizio degli anni 2000 ha rilevato i "Cantieri Campanella di Savona": nel maggio 2013 il marchio Mondomarine e il sito produttivo sono stati rilevati da Roberto Zambrini e Alessandro Falciai che tra il 2015 e il 2016 acquistano anche Cantieri di Pisa (ex Baglietto). Il cantiere di Savona si estende su una superficie di 35.500 metri quadri, 9.500 dei quali sono coperti; dispone di 100 metri di banchina per ormeggio di maxi-yacht. Nel corso del 2016 iniziarono a manifestarsi segnali negativi, evidenziati dal ritardo dei pagamenti di alcuni fornitori e disaccordi con gli armatori per i ritardi della chiusura lavori. A gennaio 2017 sono gradatamente state sospese le attività di costruzione, gli armatori hanno cominciato a contestare lo stato di avanzamento lavori e a richiedere di poter portare gli scafi in altri cantieri. Da qui la richiesta di cig per 61 dipendenti su Savona e per 29 su Pisa. I 5 luglio 2017 l'Azienda ha predisposto la richiesta di concordato preventivo in continuità al Tribunale di Savona, il quale ha concesso i 60 giorni per la predisposizione del piano concordatario (90 per la sospensione estiva). Il cui termine scadrà il prossimo 5 ottobre. Il tribunale di Savona ha già provveduto a nominare tre Commissari Giudiziali. Il cantiere opera in area demaniale: la cui concessione è in scadenza il prossimo 31 dicembre; in ogni caso, l'Azienda ha predisposto istanza di rinnovo all'Autorità Portuale di Sistema.
IL COMMENTO
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