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“I liguri che si ammaleranno di influenza saranno tra i 160 ed i 180 mila”: a dirlo il professor Giancarlo Icardi, direttore Igiene Università di Genova. La vera e propria epidemia influenzale arriverà all’inizio del prossimo anno per raggiungere il picco nella seconda metà di gennaio. Secondo i dati epidemiologici finora raccolti sarà una stagione influenzale a incidenza intermedia, ossia mediamente ‘cattiva’.

Come sempre la vaccinazione rappresenta la miglior difesa per proteggersi dall’influenza in particolare per anziani, bambini, persone immunodepresse o con problemi cardiaci o respiratori. Nella nostra regione, se la copertura vaccinale aumenterà negli over 65, raggiungendo almeno il 60% rispetto al 50% dell’anno scorso, si potranno evitare alcune migliaia di casi.

Secondo un’indagine di Assosalute, il 15% non adotta nessuna precauzione, meno di una persona su due si lava spesso le mani e solo il 14% dice di ricorrere al vaccino anti influenzale. Inoltre, in caso di influenza, solo il 46% si copre naso e bocca quando starnutisce e solo 19,6% si lava bene le mani. Dati non incoraggianti anche sul fronte dei rimedi in caso di malattia: il 22% degli intervistati ricorre agli antibiotici e il 10% sceglie prodotti erboristici e farmaci omeopatici. E poi la variante tempo: di certo il meteo determinerà la gravità dell’epidemia influenzale e avrà quindi un impatto sulla sanità pubblica.

L’estate è passata, l’inverno è ancora lontano ma molti sono già a letto con febbre e raffreddore questa però non è la vera influenza …

No, non è la vera influenza, sono i cosiddetti ‘cugini’ prossimi dei virus influenzali che noi genericamente chiamiamo virus parainfluenzali anche se appartengono a famiglie diverse come quella dell’ adenovirus e quella del coronavirus e che provocano sintomi fastidiosi come febbre, mal di gola, naso che “cola” e in alcuni casi dolori di pancia e diarrea. Si tratta di virus parainfluenzali. Puntualmente con l’arrivo dell’autunno questi virus cominciano a circolare perché aumenta la socializzazione, si sta di più al chiuso, inizia la scuola, si comincia a frequentare le palestre e quindi questi virus che si trasmettono da una persona all’altra più facilmente danno queste patologie che durante l’estate ci dimentichiamo.

Quando arriverà l’influenza e che tipo sarà?

L’influenza vera di solito alle nostre latitudini arriva con il mese di gennaio. Ha fatto eccezione la scorsa stagione influenzale quando già nell’ultima quindicina di dicembre ha iniziato a circolare il vero virus influenzale. Quest’anno gli indicatori epidemiologici sembrano indicare che dovremmo avere il picco verso la seconda metà di gennaio. Se la vogliamo definire in termini popolari sarà un’influenza americana e cinese perché i virus influenzali della prossima stagione, in base a quelli che hanno circolato nell’emisfero Sud, dovrebbero essere il tipo A1H1/Michigan nuovo rispetto all’anno precedente ed il tipo AH3N2 /Hong Kong; il primo “americano” dovrebbe prevalere sul “cinese”.

Sarà un’influenza più cattiva rispetto a quella dell’anno scorso?


L’influenza sarà sempre uguale a se stessa caratterizzata da una febbre che compare repentinamente e supera i 38 gradi con uno o più sintomi respiratori: naso che cola, mal di gola e poi sintomi generali che di solito debilitano di più il paziente ossia quella sensazione di ossa rotte, mal di testa e qui siamo nella banale influenza. Dobbiamo ricordare sempre che ci sono persone che hanno condizioni di rischio e che oltre all’influenza possono avere delle complicanze la cui più temibile è la polmonite che in alcuni casi può portare alla morte. L’anno scorso in Europa a causa dell’influenza ci sono stati ottomila morti.

Quali sono le categorie a rischio?

Le categorie a rischio sono: soggetti con più di 65 anni perché spesso in questi soggetti ci sono delle commorbosità che predispongono maggiormente alle complicanze oppure soggetti che hanno malattie come il diabete o autoimmuni. E poi soggetti dai 6 mesi ai 64 anni che ha condizioni di rischio come cardiopatie, bronchiti croniche etc

Quanti saranno i liguri secondo le stime che si possono fare ad essere colpiti dall’influenza?

I dati epidemiologici finora raccolti ci permettono di ipotizzare che sarà una stagione influenzale ad incidenza intermedia come quella dell’anno scorso che tradotto in numero ci fa stimare che i liguri che si ammaleranno saranno tra i 160 ed i 180 mila.

Il consiglio è quello di vaccinarsi in particolare per le categorie a rischio…

Come sempre la vaccinazione costituisce la miglior difesa per proteggersi dall’influenza; se la copertura vaccinale aumenterà negli over 65enni raggiungendo almeno il 60% rispetto al 50% dell’anno scorso potremo evitare alcune migliaia di casi.

Un altro consiglio è quello di lavarsi spesso le mani...

Oltre alla vaccinazione e quindi alla prevenzione primaria ci sono delle regole di igiene, di educazione alla salute come un buon galateo respiratorio: allontanare il fazzoletto monouso senza appoggiarlo da qualche parte e poi sicuramente il lavaggio sociale delle mani: 30 secondi sotto l’acqua tiepida con sapone serve ad allontanare la maggior parte di virus e batteri.